La domanda è facile facile: C’è qualcuno di noi che nella vita aspiri a qualcosa di diverso dalla felicità? E c’è qualcuno più amato di chi ti da la felicità?
Diego Armando Maradona ci ha resi felici oltre qualsiasi possibilità di narrazione.
Ognuno, ha la propria e la custodisce gelosamente ma quello che la rende eterna è la condivisione.
Essere felici tutti insieme è un assaggio di Paradiso.
Lo abbiamo assaporato, poi siamo precipitati di nuovo sulla terra.
La caduta è stata traumatica e dolorosissima e, ai cambi di stagione, ci fanno ancora male le ossa.
Però, con il tempo ci siamo rimessi in piedi, una lenta riabilitazione e passo dopo passo abbiamo ripreso a camminare e oggi, finalmente, corriamo.
Correndo, correndo abbiamo fatto tanta strada, al punto che, quasi cinque anni fa, pensavamo di aver trovato di nuovo la scala che porta a quel Paradiso da cui eravamo così rovinosamente precipitati.
Ci siamo arrampicati, gradino dopo gradino, alla fine avevamo il fiatone ma la luce diventava sempre più forte.
Ce l‘avevamo quasi fatta, l’ingresso del Paradiso era lì, la luce ormai accecante ma questa volta non avevamo Diego con noi e non siamo riusciti a controllare, quello che non dipendeva solo dalle nostre forze.
Hanno allontanato la scala e, a quella porta, non siamo mai arrivati.
Pero, poi c’è il pallone che, se vuole, scrive diritto sulle righe storte del calcio. Il pallone oggi rotola che è una delizia guardarlo. Uno spettacolo eccitante che regala piacere puro.
Abbiamo ripreso la scala, le gambe sono leggere, lo spirito alto, ci incamminiamo allegramente verso quella porta, sostenendoci l’uno con l’altra.
Da lontano, comincia ad intravedersi la luce ma, soprattutto, un profumo dolcissimo riempie l’aria: Il profumo della felicità.
Il Paradiso ci aspetta, stiamo arrivando.