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Dicono di noi, BBC: “Ecco perché tutti amiamo questo Napoli”

Pubblicato sul sito della BBC, una delle più grandi emittenti del Mondo, di base a Londra, un articolo sul fenomeno Napoli che, pare, abbia ormai colpito tutto il mondo del calcio.

 

 

Di seguito, la traduzione del pezzo a firma di Ciaran Varley:

“Il Napoli è al vertice di qualcosa potenzialmente davvero storico e gli hipsters/influencer del calcio ovunque lo stanno amando.

Questa domenica, al 90^ minuto di una partita in trasferta potenzialmente decisiva per il titolo contro la capolista Juventus, quando tutto sembrava perduto, Kalidou Koulibaly è salito dalla mischia dell’area di rigore come una specie di salmone, saltando e restando sospeso nel tempo per un momento, e a quel punto ha incontrato l’angolo a giro a uscire di Callejon e ha colpito di testa lasciando bloccato Gigi Buffon, sigillando i tre punti in trasfert ae lasciando completamente aperta la corsa al titolo.

Assoluta. Scena.

Questa vittoria riduce la distanza tra Juventus e Napoli ad un punto, con quattro giornate alla fine.

Per contestualizzare, se il Napoli dovesse riuscire a vincere lo scudetto (e fermare la Juventus dal vincere il suo settimo titolo consecutivo), sarebbe la prima volta dal 1990, quando Diego Maradona e Gianfranco Zola guidavano l’attacco.

Nel loro percorso, il Napoli ha sofferto un conflitto finanziario e un’oscurità calcistica avendo dovuto dichiarare bancarotta nel 2004, relegata alla terza serie del calcio italiano e impossibilitata ad usare il proprio vecchio nome (venne rinominata Napoli Soccer). Seguì la rinascita, la ripresa del proprio nome (Società Sportiva Calcio Napoli) nel 2006 e la promozione in Serie A nel 2007.

Allora perhé l’internet è così rapito da questa storia?

Forse sono i fans, che hanno creato scene come questa per salutare la squadra di ritorno a Napoli.

https://twitter.com/FabrizioRomano/status/988169923687010304

O scene come questa a Londra.

 

O chi è stato parte di scene come questa con i tifosi della Juventus prima della partita.

(Ok, probabilmente questa era sceneggiata, ma in ogni caso, bella comunque).

Forse è il fatto che il Napoli è la squadra di Maradona ed è solo divertente ritrovare il tuo avversario che è ancora in preda al fumo per quella mano dell’86.

Forse è per il kit iconico.

Forse è perché l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri è una classica figura contro-culutrale.

Forse è perchè Pep Guardiola, l’hipster del calcio numero uno è così follemente innamorato di questa squadra.

Forse è perché sono la squadra dei piccolini (letteralmente, Lorenzo insigne è alto 1.63).

O forse perché – come in accordo da una parte – si tratta di differenza culturale.

Probabilmente è semplicemente una classica favola calcistica. Quel tipo di cui tutti vorremmo essere testimoni, perché sembra di riaffermare che questo gioco che tutti amiamo talmente tanto ha ancora il potere di sorprenderci e di dirci che si può ancora sperare.

Sì, è tutto questo. Questo e la meravigliosa maglietta.

P.S.
Scusa Gigi (Buffon n.d.t.), amiamo ancora anche te”.

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