Gianni Di Marzio, ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte, per commentare il momento degli azzurri.
“Arrivare tra le prime quattro vista l’applicazione che hanno messo in pratica i giocatori del Napoli è possibile. Si è cercato di non dare molto campo ai giocatori dei Reds, Abbiamo sofferto la mancanza di punte di peso perchè troppo leggerini in avanti. Lozano non mi ha soddisfatto più di tanto lo abbiamo sempre detto, il messicano è un esterno. Bisogna avere la continuità di rendimento e di applicazione, se ti applichi solo con il Liverpool perchè sai che sei in Champions non basta. Ho visto un Napoli completamente diverso che mi ha esaltato per la sua applicazione tecnico tattica. Se il Napoli quest’applicazione la riesce a tenere a Lecce e durante il campionato, tutto diventa possibile. Bisogna avere la ferocia anche in campionato.
Liverpool ha fatto una grande partita? Ha fatto una grandissima partita. Il Napoli si è applicato a fare ciò che doveva fare. Nel secondo tempo si è difeso anche in dieci dietro la palla. Il gol è nato da una ripartenza da sinistra e Callejon che ha avuto questo rigore.
Lozano? Lo dico da tanto tempo che Lozano è un esterno di destra o di sinistra. Il messicano in quella posizione è una necessità in quanto non puoi mettere fuori Insigne o Callejon e ci ritroviamo un giocatore in più che forse sarebbe stato meglio prendere una punta da trenta gol.
Fabian e Insigne? Il Napoli ha i centrocampisti molto offensivi. Insigne è un’ala sinistra e in effetti in quella posizione rende molto bene. Fabian ha quel tocchetto di palla in più ma resta un centrocampista molto forte.
Champions o Scudetto? Penso che il campionato è una corsa a tappa. La Champions è una corsa più breve dove i giocatori si esaltano di più e mettono più applicazione come contro il Liverpool. Onestamente è meglio se vinciamo la Champions che lo Scudetto.
4-3 con la Juventus? Abbiamo preso gol da palla inattiva. è stato casuale. Koulibaly non era al top mentre con il Liverpool valeva per tre. Gli azzurri avevano fatto già uno sforzo enorme trovando il gol del pareggio e non hanno continuato ad attaccare perchè erano calati fisicamente.
Juventus? Questo non è l’anno della Juve. La mancanza di Chiellini si fa sentire soprattutto sulle palle inattive. E’ la quinta rete subita su calci piazzati”.