A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Mario Giuffredi, agente di Giovanni Di Lorenzo, terzino del Napoli.
“Che aria tira nel Napoli? Sicuramente c’è un po’ di delusione da parte dei calciatori, sono coscienti che la partita di domenica era un bivio importante per la lotta Scudetto. Però sicuramente credono ancora di poter fare un grande recupero, dato che ci sono 10 partite a disposizione. Credere in una rimonta e d’obbligo. Sono a 3 punti dal Milan e uno dall’Inter, che però ha il recupero. Non sono distanze enormi. Però bisogna fare attenzione alla Juventus dietro. Basterebbe una vittoria a Verona per far riprendere l’entusiasmo.
A Verona c’è grande entusiasmo, hanno una delle squadre più in forma del campionato. Insieme alla Fiorentina è la squadra che gioca meglio, sono andati a Firenze a fare una grande partita. Squadra difficile perché ha qualità, gioca bene e le va tutto bene. Per me è più difficile vincere a Verona che con il Milan in casa ma una gara del genere può essere un segnale. Il segreto del Verona? Il direttore sportivo, sbaglia molto poco e se sbaglia cerca subito di meglio, come la situazione Di Francesco-Tudor. Caprari non lo voleva nessuno, Simeone aveva sbagliato tante annate. Ha avuto il coraggio di prendere giocatori che non facevano bene portandoli nel club. L’allenatore sa far giocare la squadra. Insomma è una serie di cose.
Discutere ancora Giuntoli? Parliamo del niente. Da tanti anni è a Napoli e ha fatto tantissime cose belle. Poi ovvio, chi opera tanto sbaglia qualcosa. Lobotka però, per esempio, nel suo ruolo è tra i più forti in Europa. Quando non giocava un minuto mi diceva che era fortissimo. Il direttore bravo sbaglia meno degli altri e in questo lui è uno dei migliori. Mi auguro che Giuntoli continuerà a prendere giovani italiani che arrivano da squadre minori.
Di Lorenzo e Politano sono stanchi? Di Lorenzo non si è fermato un minuto purtroppo. I giocatori per tenerli a livelli altissimi bisogna fargli fare 30-35 partite”.