A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Mario Giuffredi, agente di alcuni calciatori del Napoli, tra cui Giovanni Di Lorenzo.
“Di Lorenzo si nutre di entusiasmo ed umiltà. Quella di Giovanni è una delle favole più belle degli ultimi dieci anni del calcio italiano, non so quanti giocatori sono passati in tre anni dalla Serie C e arrivano all’Europeo con le prestazioni che sta sfoderando. Arriva dove è arrivato lo ha fatto con umiltà e lavoro. Ho visto la partita allo stadio Olimpico: ha fatto un recupero nel finale straordinario. Quando entra Toloi, negli ultimi minuti prova anche a far gol. Quando un calciatore ha consapevolezza nelle sue capacità, si arriva anche a cercare la grande giocata come è successo a Giovanni. Gli Europei sono una vetrina importante dove i grandi club come il Chelsea, Real Madrid, Atletico, Psg ed altre possono attingere a questi giocatori. Quindi, se Di Lorenzo continuerà così e dovesse arrivare una richiesta bisogna poi valutare assieme a Napoli anche perché ancora quattro anni di contratto e quindi non dipenderà da noi ma dipenderà dal club azzurro. Mario Rui? Sta meditando e sta riposando: vuol ritornare ad essere il calciatore degli anni passati. Non è stato convocato dalk Portogallo perché non ha giocato nell’ultima parte di stagione e sta smaltendo la delusione. Per la mancata convocazione, parte delle colpe sono del club, delle scelte allenatore e parte sono anche sue. Hysaj da Sarri? Non è così: la Lazio non mi ha mai chiamato, stiamo lavorando su altre situazioni ed ad oggi la Lazio non mi ha mai chiamato. Leggo ovunque questa indiscrezione: magari, riceverò questa chiamata tra una settimana ma ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata dalla Lazio e sto lavorando su altre situazioni. Magari, la Lazio mi contatta tra una settimana. Gattuso-Fiorentina? Una situazione che mi ha lasciato con grande amarezza, nella vita quando non si è convinti di fare una cosa non bisogna farla. Le persone devono avere la forza di dire no, un no al momento giusto ti fa guadagnare un sì più forte nel futuro. Dopo la delusione del Napoli, Gattuso aveva grande voglia di allenare ma andare in un progetto dove avrebbe potuto non essere convinto al 100%, ha fatto saltare gli equilibri alle prime difficoltà. Gattuso è grande allenatore, una grande persona e mi dispiace per quello che è successo. È vero che Gattuso il suo carattere ma il mondo del calcio non migliora perché ci sono tante persone che si attaccano solo ai contratti. Gattuso ha lasciato due anni alla Fiorentina, come prima aveva lasciato due anni al Milan. Prima di Napoli-Verona credo abbia avuto la possibilità di rinnovare con il Napoli e non l’ha fatto. La qualità del professionista si vede solo quando è convinto di fare un buon lavoro. Gattuso lascia a casa nove collaboratori? I suoi uomini grazie a lui sono andati prima al Milan e poi al Napoli guadagnando sempre bene. Oggi prendono l’amaro, non si può prendere sempre solo il dolce. A Milano non l’hanno cacciato: è andato via lui. A Napoli poteva firmare il rinnovo per ben due volte e non lo ha voluto firmare. Resta un grande allenatore per me. Tre mesi fa ho sentito criticare Di Lorenzo in modo forte: non si può dire che è un giocatore mediocre, il tempo è galantuomo. Due anni fa prendo Pezzella in procura: non lo voleva nessuno, oggi ho richieste dalla A e dall’estero. Ed arriverà ai livelli di Di Lorenzo”.