Nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Raffaele Di Fusco, ex portiere del Napoli.
“Arrivare all’ultimo momento disponibile per delineare i portieri del prossimo anno, non è stata una mossa azzeccata. Da un lato, però, sono contento: con l’addio di Ospina, potremo vedere se Meret diventerà il portiere che tutti ci aspettavamo diventasse. Se non gioca resta sempre un’eterna promessa e, dopo alcuni anni di cattiva gestione da parte dei precedenti allenatori, potrà dimostrare il suo valore. Sarà cruciale vedere chi sarà il 12esimo: spero possa essere Sirigu, che già lo conosce dall’Europeo e che potrà essere utilissimo nella sua crescita.
Poi qualche errore va concesso ai giovani portieri e bisogna avere pazienza. Meret non è scarso coi piedi, è meno bravo di Ospina, e va aspettato. Ecco, a Napoli aspettiamo da stagioni l’esplosione di uno come Zielinski… E allora perché possiamo aspettare il decollo di un centrocampista e non di un portiere? Certo, il ruolo tra i pali è più delicato, ma i talenti vanno anche un po’ attesi. La piazza di Napoli è un po’ difficile per i portieri, questo va detto.
Il rischio di finire nuovamente dietro un secondo come Sirigu? Non credo, ma la società dovrebbe fargli poi un discorso chiaro sulle gerarchie. Poi è chiaro, allo stesso tempo il Napoli saprebbe bene che ha un’alternativa di livello ove mai Meret non desse le garanzia attese. Insomma, gerarchie ben definite, ma starebbe sempre al ragazzo doversi guadagnare la titolarità partita dopo partita.
Gli errori coi piedi? Quest’anno hanno sbagliato anche i migliori, da Buffon a Donnarumma… Dobbiamo essere fiduciosi: Meret ha tutte le qualità per poter emergere.
Le parole di Spalletti sul portiere e il gioco coi piedi? E’ come se Meret dovesse riconquistare la fiducia di Spalletti e questa non è una situazione semplice. L’allenatore aveva chiesto la riconferma di Ospina e l’aveva messo fuori dopo l’errore di Empoli. Ora bisognerà rivalutare un po’ tutto”.