Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, alla vigilia della gara contro il Napoli, a Trigoria ha parlato in conferenza stampa.
Queste le sue parole: “Gara dell’andata? Siamo distanti da quella gara ma l’atteggiamento deve essere quello del secondo. Non cambia la mentalità ma dobbiamo rimanere in partita con più continuità, cosa che è mancata nelle ultime gare. Non possiamo permettercelo contro il Napoli, una squadra in grande condizione mentale e fisica.
Nainggolan e Pellegrini sono tornati in gruppo ieri. Radja deve ancora smaltire i postumi del dente perso e deciderò entro domani se schierarlo. Pellegrini è invece a completa disposizione.
Col Sassuolo pareggiai col Napoli? Cambiano le squadra ma non l’atteggiamento e la mentalità. Dal punto di vista tecnico e fisico, al Sassuolo avevo giocatori inferiori ma l’atteggiamento ci ha portato a raggiungere risultati importanti. Noi abbiamo le potenzialità per fare bene a Napoli, nonostante la classifica non dica questo.
Votazioni? Chi giocherà domenica sera difficilmente potrà votare. Non è giusto essere astensionisti, è giusto credere nel voto e io andrò sicuramente. Se vogliamo cambiare qualcosa ognuno di noi dovrà prendere una scelta.
El Shaarawy e Defrel? Si sono allenati bene in settimana. Defrel ha avuto qualche problemino negli ultimi 3 giorni ma potrebbero giocare tutti e due, così come tutti gli altri. Non ho deciso ancora nulla.
Sarri? Lui ha iniziato molto prima di me, passando dalle gioie alle sconfitte. Ora è tra i migliori in circolazione, dimostrando di ottnere risultati e continuità, è passato da un 4-4-2 iniziare a un 4-3-1-2 a un 4-3-3. Al di là del sistema del gioco, è la mentalità ad averlo portato qui.
Balotelli? Sì, lo allenerei. Ci ho parlato prima di andare al Sassuolo e volevo portarlo con me. Poi non trovammo le condizioni ma è un giocatore stimolante. Ha grandi mezzi
Meno punti negli scontri diretti? Abbiamo bisogno di fare risultati, dobbiamo prendere il posto in Champions anche se più andiamo avanti più si hanno meno probabilità e dobbiamo affrontare le gare che ci restano che non sono tante, domani ci aspetta una gara importante.
Non diamo continuità a determinati movimenti. I ragazzi cercano di interpretare quello che io chiedo, dobbiamo migliorare sul piano mentale. Poi il campo darà la risposta, abbiamo ripreso poche volte a ribaltare un risulttao e l’allenatoe deve essere più attento su questo.
Il fatto che una persona condivida, spieghi e parli, è rispettotso, confondete l’essere disponibile con la poca personalità e il non saper interaggire. Condividere è credere ancor di più in quel che si fa. Quando parlo coi ragazzi io ascolto. Questa cosa che viene confusa mi dà fastidio, deciderò io e i ragazzi faranno quello che dico io se non vedo risposta dall’altra parte sarò io ad andarmene.
Nella gestione della palla De Rossi ha più capacità di palleggio, Maxim è diverso ma entrambi possono interpretare i ruolo. Se la squadra gioca in modo determinante vuol dire che si può anche restare corti, abbiamo anche perso ma siamo restati compatti ma come ci allunghiamo subiamo. Strootman a Milano ha fatto bene in quel ruolo. Il concetto di fondo è sempre di squadra”.