Il nuovo allenatore del Frosinone, Eusebio Di Francesco, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.
“C’è un’impresa da fare ma condivido che parlando di noi si potrà fare e in tal senso il mio staff mi aiuterà molto. Noi insieme alla società potremmo fare grandi cose. La prima cosa che ho detto ai ragazzi è di avere coraggio e sorriso, che ho smarrito ultimamente e con valori umani. HO fatto questa scelta perchè credo che qui ritroverò quel valore umano che nel calcio a volte si perde“.
Perchè viene ritenuta impossibile la salvezza da parte di una matricola?
“Credo che sia un modo di dire per certificare che sarà difficile ma nulla è impossibile. Quello che posso assicurare a tutti è che questa squadra attraverso determinate tipologie di lavoro se la giocherà con tutti. Di questo ne sono convinto. Siamo ancora in costruzione, tanti elementi dell’anno scorso non ci sono, magari in 15 giorni o magari con qualche giorno in più trasformeremo questo gruppo in una squadra“.
Pensa che con velocità e forza fisica eliminerà il gap con le altre o la preparazione virerà su altro?
“Faremo una preparazione per dare un’ottimo stato di forma alla squadra. La problematica può essere solo quella di avere il prima possibile i calciatori da preparare. In questo sono sicuro del lavoro del Direttore che sta lavorando tanto. Noi i calciatori che abbiamo li alleniamo e prepariamo. Bisogna avere un’identità di gioco e con corsa e sacrificio si potrà colmare il gap con le altre“.
Che tipo di partenze è per te questa? Dopo la semifinale di Champions ti sei sentito ridimensionato?
“Sinceramente ho parlato fin troppo delle mie colpe. Quest’anno voglio guardare avanti col sorriso e con ottimismo. Devo cercare insieme al mio staff e a chi mi circonda di guardare positivo. Chiaramente dobbiamo essere sostenuti da tutto il resto ma credo nel lavoro. Io amo il mio lavoro, ed è bellissimo stare in campo. Sono orgoglioso di avere addosso questi colori e credo che il senso di appartenenza sia fondamentale. Tempo fa noi col Sassuolo vincemmo e andammo in Europa mentre il Frosinone retrocesse. Li rimasi colpito dalla risposta del pubblico. credo nel calcio che ha dei valori e qui li vedo. Siamo abituati a guardare le cose negative, io non ricordo nè quelle positive nè quelle negative. Andiamo avanti con serenità“.
Partiamo dal 4-3-3 oppure in base ai calciatori che arriveranno?
“Con la Roma in semifinale di Champions non feci il 3-5-2 perchè mi piace sempre giocare con tre attaccanti. Oggi ripartiremo col 4-3-3 per non scombinare troppo la squadra ma con l’occupazione dello spazio i moduli sono relativi. Bisogna dare un’identità alla squadra e lavoreremo per questo. Poi cercheremo di vincere la Champions League (Salvezza, ndr)“.
E’ questa l’occasione che stava aspettando?
“Ho scelto gli uomini, più della società o della parte economica. Con Guido ho rapporto da tantissimi anni. Io non lho mai chiamato per mettermi a disposizione. Appena mi ha chiamato, è venuto con Doronzo e in un attimo ci siamo messi d’accordo“.
A Frosinone può bruciare tre anni di amararezze?
“In realtà sono state 30 partite. Ripeto non sono io a dovermi riprendere rivincite. Io rappresento società e tifoseria e dobbiamo ritrovare forza. Fin dalla prima giornata proveremo a dare filo da torcere a tutti, anche a Napoli. Non so quando saremo pronti ma cercheremo di esserlo fin da subito“.