In diretta a ‘Punto Nuovo Sport’ sulle frequenze di Radio Punto Nuovo, è intervenuto Andrea Di Caro, vicedirettore Gazzetta dello Sport.
“Ogni squadra ha i propri punti di riferimento, ma nessuno ne ha come Inter, Juventus e Milan. Il Napoli, ad esempio, ha tanti calciatori e non è che se ne manca uno, ne risente tutto il meccanismo. Quelle tre, invece, stanno dimostrando di essere dipendenti rispettivamente da Lukaku, Ronaldo ed Ibrahimovic. Non è un caso, soprattutto, che la Juventus soffra per sessanta minuti contro lo Spezia, risolvendola soltanto dopo l’ingresso del lusitano. Dybala? Tutto dipende da lui. Ha fatto una inutile polemica sul rinnovo, forse complice un rapporto già logoro con il club e di sapere di non essere una colonna dei bianconeri. E parliamo di un giocatore decisivo a targhe alterne e che, quando affronta il top club europeo, scompare. L’anno scorso, la strana coppia Ronaldo-Dybala ha risolto un po’ di problemi, ma in Italia. Non in Europa. La Juventus ha vinto uno scudetto che senza lockdown non sarebbe stato neanche così sicuro. Ibra? Non è solo un grande vecchio, ma è ancora un giocatore determinante, soprattutto in un campionato come quello italiano. E onestamente fa effetto vederlo così decisivo, dopo averlo visto svernare in MLS. Ibra ha anche evoluto il proprio gioco, muovendosi nella maniera giusta e ancora prepotente fisicamente. Quindi, resta immarcabile. Perché il Napoli ha perso contro un Sassuolo ridotto? Adoro la capacità di analisi di Gattuso. E’ un potenzialmente un top allenatore, perché sa leggere le partite. E sposo la sua analisi di fine partita. Il Napoli avrebbe dovuto sfruttare meglio le sue occasioni e imporre il proprio gioco. Gli azzurri sono una squadra vincente, quando però gira tutto bene. E ti può asfaltare. Ad oggi, tuttavia, manca ancora di cinismo e a volte si specchia un po’ troppo. Contro il Sassuolo, resta una mancata vittoria del Napoli, piuttosto che un’impresa dei neroverdi”.