Mimmo Di Carlo, nuovo allenatore del Chievo Verona, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb del suo ritorno in gialloblu.
“Torno a casa mia, al Chievo sono stato quattro anni e abbiamo fatto insieme un percorso di crescita umano e professionale importante. La mattina di martedì mi ha chiamato Campedelli. Gli ho detto il mio pensiero sulla squadra, così abbiamo fatto due chiacchiere che si sono trasformate in un accordo.
Quando le cose non vanno bene manca sempre un po’ di fiducia. Poi ognuno ha i suoi metodi e i suoi percorsi. Sto cercando di dare fiducia e delle certezze. Voglio far avere la testa libera ai ragazzi, dobbiamo costruirci la nostra forza dentro lo spogliatoio per poi trasformarla in campo. Oggi non dobbiamo guardare la classifica ma le prestazioni.
Esordio contro il Napoli? Un’altra bella sfida. In Serie A le partite sono tutte difficili. Conterà il coraggio e l’organizzazione e soprattutto uno spirito di squadra elevato. Ho ritrovato lo zoccolo duro. Sorrentino, Pellissier, Hetemaj e Cesar. Insieme abbiamo già fatto un’impresa. Dobbiamo condividere il lavoro e la voglia di fare qualcosa di importante.
Ventura? Non sta a me giudicare un collega. Mi è dispiaciuto che in Nazionale non sia andata bene perché non ci siamo qualificati per il Mondiale. In un club quando subentri tante volte non è semplice trovare la chiave giusta. Qui c’è una grande società, ci sono dei valori importanti. Conta avere fiducia in se stessi e guardare sempre a nuove sfide.
Ringrazio la proprietà per avermi dato l’opportunità di tornare in Serie A e giocarmi questa occasione insieme ai giocatori. Abbiamo tutti voglia di rivalsa. Che faccio se ci salviamo? Non ci ho ancora pensato, tra qualche mese ve lo dirò. Oggi posso garantire che i calciatori scenderanno in campo per portare a casa punti con prestazioni di spessore. Il Chievo è migliore della classifica che ha”.