Demme, un po’ mister Wolf, un po’ talismano con lui titolare il Napoli le vince ( quasi) tutte. Nove partite da titolare finite con otto vittorie ed una sconfitta.
Unica macchia, la sfortunatissima partita giocata a Milano con l’Inter.
In stagione ( Coppe comprese) Demme ha collezionato sedici presenze e due gol segnati (Rijeka e Crotone).
La sensazione,diventata certezza guardando i numeri, è che con lui in campo, il Napoli subisca molto meno.
Il geometra che mette le carte a posto prima che si accumulino sulla scrivania.
Diego anticipa i problemi e li evita, perché, lo sanno anche i bambini, prevenire è meglio che curare.
Gattuso direbbe che ‘Annusa il pericolo’ ed ha un buon olfatto a giudicare dai risultati.
Il dinamismo e l’intelligenza tattica, lo trasformano in un indispensabile semplificatore di gioco ma non solo.
Per esprimersi bene gli azzurri devono concentrarsi sul da farsi, se cominciano a preoccuparsi di quello che potrebbero non fare i compagni, è finita.
Si perdono tempi di gioco, fluidità della manovra e non si fa movimento senza palla, anche per la preoccupazione di dover coprire il compagno.
Demme aiuta la squadra a giocare meglio. Ovviamente non è il risolutore di tutti i problemi, ma un utile pezzo in un meccanismo che deve funzionare in tutte le sue parti.
In fondo, uno come Diego in battaglia vorrebbero tutti averlo dalla propria parte.