Il tecnico dell’Udinese, prossima avversaria degli azzurri, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Questi alcuni stralci:
Quando sono arrivato a Udine ho puntato sulle qualità di ogni singolo giocatore che ho a disposizione e ho sfruttato al massimo la disponibilità di un ottimo gruppo. Ho insegnato loro il senso di appartenenza. Nei miei discorsi iniziali non c’erano questioni tecniche o tattiche ma i concetti base che caratterizzano il popolo friulano che noi rappresentiamo: lavoro, applicazione, dedizione e cercare di dare sempre il massimo. Se terremo Jankto e Fofana? Deciderà la società. D’altronde l’Udinese deve individuare e favorire la maturazione di giovani dotati, lanciarli e poi lasciarli partire per squadre che puntano ai massimi livelli.
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La mia idea di gioco sarebbe quella di adottare una mentalità offensiva, cercando di difendere con il possesso di palla. Rinforzi? Vorrei un organico con doppi ruoli ben coperti e funzionali al progetto di gioco che ho in testa. Futuro definito? Il mio futuro per ora si chiama Napoli, gli azzurri credo che forse siano la squadra che gioca meglio in Italia, ma anche vero che sono ancora un pochino al di sotto della Juventus”.
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