Intensa puntata quella odierna su Canale 8 della trasmissione “A tutto Campo”. Paolo Del Genio ha avuto modo di ripercorrere gli episodi chiave di Fiorentina-Napoli e le discussioni che ne hanno caratterizzato il finale.
Paolo ha sottolineato il pessimo arbitraggio, ricordando tuttavia che se quello su Cuadrado all’ultimo minuto era rigore, perchè Inler tocca la gamba del colombiano, al tempo stesso il signor Calvarese aveva già commesso una serie di errori, tra i quali alcuni evidenti a svantaggio degli azzurri (tuffo di Rossi in area non sanzionato col cartellino giallo, fallo da rigore su Mertens, doppia ammonizione eccessivamente severa di Maggio).
A conferma del clima di odio (e non pare eccessivo questo termine) instaurato dai tifosi viola verso Napoli e i partenopei (insulti, offese, bestemmie) è intervenuta la testimonianza di una ragazza 17enne, arbitro federale, in tribuna ad assistere al match:
“Ero in tribuna, sicura di essere tranquilla in quel settore di stadio, ma non è stato così: appena i tifosi del Napoli hanno iniziato a cantare, sono cominciati i noti cori verso la città e il suo popolo. Io tifo Napoli, e sia quando ho esultato per il gol di Callejon che durante tutta la partita, sono stata ripetutamente offesa e derisa, quasi attaccata fisicamente, per la qual cosa sono dovuti intervenire gli stewards e non ho più potuto seguire l’incontro“.
Del Genio si è soffermato anche sull’assurdo comportamento della tv Sky, che pur di non consentire al presidente del Catania Pulvirenti di censurare la pessima condotta di gioco di Chiellini, autore di un fallaccio che terrà Bergessio fuori almeno due mesi a partita ormai finita, ha chiamato in causa la squalifica dello stesso Pulvirenti, tale da impedirgli di intervenire in tv (dopo che per anni sono state diffuse dalla stessa emittente interviste e dichiarazioni di giocatori e dirigenti squalificati per Calciopoli, per doping o per altre violazioni ben più gravi del diritto sportivo).
Queste le risposte del giornalista alle domande del pubblico da casa:
Benitez come avrebbe agito con Gomez in campo al centro dell’attacco?
“Sarebbe cambiato poco, almeno dal punto di vista dello schieramento azzurro, del resto Rossi ha giocato da prima punta anche se con caratteristiche diverse dal tedesco, Benitez non avrebbe variato lo schema difensivo come i viola non hanno cambiato quello offensivo”.
Sulle continue discriminazioni e i cori contro Napoli e i napoletani…
“Il problema è che chi deve intervenire, le istituzioni preposte, non lo fanno e quindi non prendendo provvedimenti implicitamente finiscono con l’autorizzare questi episodi odiosi su cui diventa difficile sorvolare”.
Perchè il presidente non interviene in certi casi per difendere squadra e città contro chi le offende?
“Infatti dovrebbe intervenire e farsi sentire, non si può consentire di offenderne l’immagine e il decoro in questo modo, speriamo che ne prenda consapevolezza”.
Il Napoli prende qualcuno a gennaio?
“Certamente qualcuno arriverà, difficile dire chi. Si parla di Hernanes, che appare molto giù alla Lazio, a Napoli sarebbe molto motivato, probabile che si provi a prenderlo ma trattare con la Lazio è un’impresa”.
Per quanto riguarda la lavagnetta tattica, Paolo prende spunto dall’intervista a Reina, che ha parlato di una “grande fase difensiva del Napoli, di controllo senza possesso“.
Nel primo tempo il Napoli è stato molto bravo a buttarsi dentro con gli esterni di attacco, i 4 offensivi si sono spesso mossi per creare scompiglio nella difesa viola, come accaduto in occasione del primo gol, in cui i 4 si muovono per costringere i due centrali difensivi a stringere al centro, creandosi così lo spiraglio giusto e la libertà di calciare per Callejon. Movimenti simili sul secondo gol, dove è Mertens a trovare il varco e a infilarsi per il gol del 2-1.
Nella ripresa al Napoli è stato impedito di fare questi movimenti, Benitez ha rimodulato la squadra creando una sorta di 4-4-1-1, capace di chiudere spazi ai viola che hanno a lungo palleggiato senza trovare varchi, in un possesso palla fine a se stesso. Esattamente quel controllo difensivo di cui parlava Reina dopo il match. Le partite di calcio si vincono anche così.