Il direttore di 100x100napoli e giornalista di Canale 8 ha rilasciato alcune dichiarazioni a radio kiss kiss napoli nel corso del programma 4-4-2. Ecco quanto raccolto:
“Il Napoli, dopo le prime tre gare della stagione, ha realizzato ben 32 gol, incassandone appena tre nelle successive 12 partite tra campionato ed Europa. Sono dati questi sicuramente entusiasmanti. Per trovare squadre che hanno un rollino di marcia simile, in campo nazionale e internazionale, bisogna andare per forza andare a scomodare squadre come Barcellona e Bayern Monaco. Ciò perchè – indipendentemente dalla forza dell’avversario – il Napoli sta esprimendo sempre e comunque il suo gioco, un gioco che caratterizza a tutti gli effetti il nuovo progetto azzurro.
Ora gli azzurri hanno un’identità e quindi le vittorie non sono più frutto del caso ma sono una logica conseguenza della realizzazione perfetta nelle partite dei principi di calcio che Sarri spiega ai ragazzi in allenamento e che ha cercato di trasmettere sin dal ritiro di Dimaro. Nel calcio quando hai un impianto e una filosofia di gioco così definiti vuol dire che sei ad un livello molto alto. Certo, si può sempre migliorare ma ora bisogna solo dire alla squadra continuare così”.
Ieri anche un giocatore come Strinic che giocava per la prima volta, ha espresso alla perfezione i meccanismi di gioco che gli chiede Sarri, evitando ad esempio di andare al cross in alcune occasioni in cui sarebbe risultato banale effettuarlo. Il croato ieri mi è piaciuto moltissimo, avendolo osservato sin dal primo minuto con grande attenzione. Quando il Napoli gioca, abbiamo sempre la sensazione che possa accadere qualcosa di positivo”.
Una curiosità: Cosa ha chiesto Reina al racchettapalle durante il primo tempo del match col Midtjylland? “Probabilmente di posizionargli il pallone immediatamente dietro la porta in modo da rilanciare subito il pallone nel ribaltamento di fronte prima che gli avversari che si ridisponessero perfettamente in campo. Pepe è il portiere più ‘offensiva’ che ci sia. Paradossalmente, è il primo della squadra ad attaccare”.
Sulla qualificazione ai sedicesimi di Europa League: “In un girone composto sì da formazioni non al livello del Napoli ma che non possiamo definire ‘squadrette’, qualificarsi da primi con due giornate d’anticipo, realizzando fino a questo momento 16 gol in quattro partite è un qualcosa di eccezionale”.
Su David Lopez: “E’ un giocatore intelligente, non velleitario. Quelle poche cose che fa non le sbaglia mai. Non ha la presunzione di rischiare ad esempio, in alcuni casi, la verticalizzazione che non è nelle sue corde perchè sa lui stesso di non avere i piedi di Iniesta, optando così per un passaggio orizzontale semplice e preciso”.
Su Chiriches: “Ho sempre pensato che fosse un ottimo calciatore e poi è anche veloce, a dispetto di quanto pensi qualcuno che lo ritiene lento. Prima che il Napoli lo acquistasse, l’ho visto giocare spesso anche con la Romania e sapevo delle qualità che ora sono sotto gli occhi di tutti. E’ al pari di chi fino ad ora ha giocato più di lui”.
Sulla bellezza del gioco del Napoli: “Sia nella fase di possesso che di non possesso, il Napoli ha un’idea di gioco ‘alla Barcellona’. Appena viene perso il pallone, si scatena un recupero palla che innesca una ripartenza di 30 metri che si rivela micidiale per gli avversari”.
“Pochi gol segnati da Hamsik e Callejon? Non glene chiediamo 15 a testa ma non è possibile che, per quanto stiano giocando entrambi bene, ne realizzino così pochi. Un attaccante come l’ex Real, infatti, non può non aver marcato – in campionato – il tabellino nemmeno una volta”.
“E’ arrivato il momento di fare il salto qualità? Chiediamo alla società di intervenire a gennaio con soli due acquisti al completamento dell’organico per tentare di fare qualcosa di speciale in questa stagione”.