Il Napoli affronterà l’Atletico Bilbao nei preliminari Champions ed ora è corsa contro il tempo sugli acquisti. Paolo Del Genio, direttore di 100x100Napoli e giornalista di Canale Otto, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’emittente radiofonica Kiss Kiss Napoli in merito alla situazione in cui si trova a fronteggiare il Napoli.
Ecco quanto raccolto dalla nostra redazione: “Atletico Bilbao? Il ritorno sarà più caldo, dobbiamo vincere all’andata di almeno tre gol di scarto. Di certo loro non sono più forti di noi ma il 27 agosto tra clima caldo e loro tifosi potrà essere complicato. Il 19 agosto il Napoli dovrà dare il meglio di sé”.
Entro 11 arriverà qualche acquisto?
“Spero di si anche credo che se dovesse arrivare qualcuno il centrocampo nella gara del 19 agosto non sarà diverso da quello di adesso cioè con Inler e Jorginho. Una partita del genere, in attacco, la gioca Higuain anche se è al 60%. Lui serve per fare più go possibili”.
Napoli più compatto nella fase difensiva, sei d’accordo?
“Si. Koulibably attacca subito il pallone, non è passivo può essere una spinta in più. Ha lavorato molto sulla capacità di mettersi nella fase di non possesso. Rafael è molto forte sulle gambe, spesso ha chiuso lo specchio della porta contro il Barcellona”.
Chi preferiresti a centrocampo: Leiva o Fellaini?
“Tatticamente Leiva ma il belga è un giocatore che ti risolve molte situazioni. Credo che il Napoli voglia prenderli entrambi. Molti giocatori non rientrano nel progetto del Napoli come Dzemaili, Gargano, Pandev e Vargas. Se Britos resta è come alternativa a sinistra, Fernandez sarà ceduto solo se arriverà una buona offerta e al suo posto potrebbe arrivare Agger. I titolari saranno Zuniga e Ghoulam sulle fasce. Con Agger si prenderebbe un mancino, Henrique può giocare un po’ ovunque. Il Napoli prenderà due centrocampisti e un esterno d’attacco.
La tifoseria napoletana in questo momento è agitata, il Napoli ha le sue responsabilità ma sono anche gli altri che non sono più voluti venire tipo Gonalons. La nota stonata potrebbe essere lo stato d’animo di Gargano e Dzemaili che sapendo di non far più parte del progetto Napoli possono giocare le gare di Champions con uno stato d’animo diverso rispetto a qualcuno nuovo che invece si gioca tutte le chance per farsi notare dall’allenatore”.