Interessante puntata di “A tutto campo” condotta su Canale 8 da Paolo Del Genio. Si è parlato di tanti argomenti alla vigilia delle ultime giornate di campionato e della finalissima di Coppa Italia con la Fiorentina. Ecco i principali temi proposti dai telespettatori:
Quanto c’è di vero circa l’arrivo di Gonalons, Agger e Gilardino?
“Preferisco non rispondere perchè non c’è nessuna certezza e chi dà per scontate certe notizie rischia solo di fare figuracce. Diciamo che Gonalons è il più probabile”.
Una parte della stampa sta calcando molto la mano sulla partenza di Hamsik..
“Sul punto direi che è importante quanto detto da Benitez in conferenza stampa circa la conferma di Hamsik e il fatto che il giocatore è fondamentale per il Napoli, poi si sa che il mercato è imprevedibile e non si può mai sapere”.
Il centrocampista più indiziato di venire a Napoli?
“Di Gonalons si parla da tempo, poi sono stati fatti altri nomi come Suarez e Gondagon, ma è tutto da vedere”.
Hamsik è davvero un problema per il Napoli?
“Problema è una parola troppo grossa, purtroppo quest’anno non è andato al massimo ed è lecito aspettarsi di più da lui, speriamo già da queste ultime settimane della stagione in corso”.
Secondo me il Napoli per fare un passo in avanti deve migliorare a livello societario..
“Concordo totalmente su questa cosa, lo abbiamo detto più volte, c’è molto da migliorare: lo stadio, la comunicazione, l’organizzazione nei vari aspetti di volta in volta rilevanti”.
Con Mesto e Zuniga la difesa è andata molto meglio e Hamsik ha segnato, a differenza di quando non c’erano…
“Si, hai sicuramente ragione non è un caso che sia andata così”.
Nel mercato bisogna andare a fari spenti..
“Si però bisogna anche essere svegli perchè alcune trattative vanno concluse prima che arrivino gli altri”.
Se vogliamo ragionare da grande squadra non ci sarebbe nulla di male a vendere Hamsik a trenta milioni, avendo un super Mertens..
“Ovviamente si spera che Hamsik torni ai suoi livelli anche se il belga va benissimo in quel ruolo, l’ideale e l’obiettivo sarebbe di averne tanti di questo livello in tutta la squadra”.
A cura di Alessandro Demartis