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Del Genio (A tutto Campo): “Non condivido il totale fair play della società con gli arbitri. Qualificazione? Più facile sperare nel Marsiglia”

Ampio spazio come sempre ai telespettatori nell’odierna puntata di “A tutto Campo”, condotto dal giornalista Paolo Del Genio su Canale 8. Diverse le questioni affrontate all’indomani della sconfitta di Dortmund. Eccone una sintesi, con tutte le risposte del direttore:

Sul rigore ci sarebbe da discutere..

“Assolutamente. All’inizio nessuno aveva capito cos’aveva fischiato l’arbitro, probabilmente anche i giocatori del Napoli se lo chiedevano e non hanno capito subito. Io non concordo su questo fair-play scelto dalla società, questa scelta di non protestare mai sulle decisioni arbitrali, non dico in campo, ma almeno per far sentire che non si è disposti a fare sempre la vittima sacrificale. A parte il rigore, ieri anche la gestione delle ammonizioni e delle punizioni non è stata all’altezza”.

Tutti hanno dato il massimo nella prima parte del campionato, atleticamente sembrano scoppiati. Sei d’accordo? Che possiblità ci sono adesso con l’Arsenal?

“Oggettivamente se qualche giocatore avesse già finito la benzina, a novembre, ci sarebbe da preoccuparsi, non sarebbe  un fatto normale, quindi credo non sia questo il vero problema. Con l’Arsenal darei il 15/20% massimo di possibilità al Napoli di passare, ma è una percentuale legata più alla speranza che il Marsiglia blocchi il Borussia piuttosto che a una vittoria sugli inglesi con almeno 3 gol di scarto”.

Sarebbe opportuno operare degli spostamenti tattici, almeno per Hamsik e Insigne?

“Ne abbiamo già parlato, io penso che Benitez faccia bene a non cambiare modulo, la strada da proseguire è quella già intrapresa, e il tecnico fa bene a non cambiare e a non dare segni di cedimento”.

La rosa non è completa, ma è anche sopravvalutata…

“Sicuramente incompleta, e su questo non c’è dubbio, anzi anche Benitez conferma che si lavora per migliorarla; sopravvalutata no perchè il Napoli ieri se l’è giocata ed è confortante, la competitività non è mancata, per quanto dire ciò dopo la sconfitta di ieri possa sembrare una visione troppo ottimistica”.

Guardando anche la partita di ieri e gli errori difensivi commessi finora, sarebbe bastato confermare Campagnaro per essere più in alto in classifica e avere una difesa più sicura…

“Sicuramente, e poi Campagnaro è uno di quelli che si prendeva la responsabilità di iniziare l’azione con personalità, oggi non ne abbiamo a sufficienza di giocatori che partono da dietro e operano d’impostazione, così spesso ci si ritrova a soffrire anche in questo senso”.

Molti giocatori attuali hanno limiti tecnici che non si possono migliorare, rispetto al Napoli di Mazzarri è cambiato il modulo tattico ma non gli errori: a gennaio cosa può migliorare?

“Già se arrivano ad esempio i nomi di cui si sente parlare, Gonalons e Antonelli, questi possono dare una grossa mano, anche se magari non fanno fare il salto di qualità. Vero che alcuni giocatori hanno qualche limite, ma non al punto che non possono restare, basta non considerarli titolari inamovibili e piuttosto alternarli senza farli giocare tutti insieme”.

Il più grande problema è il presidente, se i grandi giocatori come Cavani vanno via devono essere sostituiti alla grande, con gente all’altezza, coi soldi a disposizione si poteva e doveva far meglio nel mercato..

“Al di là dei soldi spesi, conta la qualità. Higuain è diverso rispetto a Cavani, non può giocare sempre, magari deve rifiatare, non come Cavani che segnava spesso all’ultimo, e allora il problema è che non c’è un sostituto all’altezza, Zapata non è pronto e Benitez è costretto a far giocare l’argentino più di quello che potrebbe”.

I risultati sono all’altezza della rosa, mi aspettavo più il valore aggiuntivo di Benitez…

“Sono convinto lo sia, ma bisogna tirare le somme dopo un po’ e non dopo appena tre mesi di lavoro per cui alla lunga si vedranno i risultati e si farà un bilancio”.

LAVAGNETTA – IL PROBLEMA DEL 4-3-3 E DEL 4-2-3-1

Per Paolo Del Genio le difficoltà tattiche della squadra non sono legate al fatto di giocare con due o tre centrocampisti di ruolo (qualcuno vorrebbe infatti il 4-3-3 al posto del 4-2-3-1). Attraverso la lavagnetta, dimostra che in fase difensiva il Napoli appare comunque coperto con gli spostamenti a coprire dei laterali, il problema è in fase offensiva, perchè si sbagliano parecchi passaggi in quella zona a causa di qualche deficit tecnico, e nel perdere palla in fase di costruzione si finisce col soffrire nelle ripartenze avversarie, perchè una volta perso per questi errori il possesso palla, la squadra finisce col trovarsi sbilanciata. Probabilmente con una qualità maggiore, con giocatori più abili a giostrare in fase di palleggio, le cose andrebbero molto meglio anche senza cambiare modulo e quindi senza aggiungere un centrocampista centrale.

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