Il direttore di 100×100 Napoli ha risposto alle tante domande dei tifosi azzurri. Tanti i temi trattati, dalla tattica alla gestione del presidente De Laurentiis passando per il mercato:
“Non voglio difendere De Laurentiis, ma la nostra storia è questa: escludendo i sette anni con il più grande calciatore del mondo, non abbiamo vinto molto.
La nostra dimensione deve essere quella di un club sempre competitivo e che arrivi tra le prime cinque d’Italia.
Non mi piace, ma bisogna essere realisti. In Italia solo la Juventus ha investito in strutture e settori giovanili ma ha una storia composta da cento anni di vittorie, parte “leggermente” in vantaggio.
Callejon come terzino destro al posto di Maggio? Può essere una soluzione in determinate partite, come è già capitato nelle precedenti stagioni. Ma non credo che lo spagnolo posso reinventarsi, a questo punto della sua carriera, come terzino destro.
Calciomercato troppo lento? Il mercato non mi piace, ma ci sono regole e logiche che noi non conosciamo al meglio.
Maksimovic per 18 milioni? Io terrei Koulibaly che ha fatto un ottimo girone d’andata ed è calato al ritorno.
De Maio e Vecino? Non sono nomi che mi fanno fare i salti di gioia, ma sono calciatori funzionali al gioco di Sarri e mi auguro che possano risolvere i nostri problemi.
Modulo preferito? Con i calciatori che abbiamo preferirei vedere il 4-3-3 anche se Sarri fa bene ad insistere con il 4-3-1-2.
Girone d’Europa League? Il Brugge è una buona squadra, eliminata dal Manchester United. Il Legia Varsavia è un’ottima squadra e il Midtjylland ha elimitato il Southtemton ai preliminari. Il girone non è facile, perchè in Europa non esistono partite semplici. Però è ovvio che il Napoli è un club di prima fascia per cui è la squadra favorita a superare il girone.
Napoli succursale dell’Empoli? Credo che la nostra squadra sia comunque forte perchè sono rimasti tutti i big, ritengo che Sarri abbia preferito lavorare con i calciatori che conosce e mi auguro che porti dei risultati il prima possibile.
In ogni caso, ritengo che si possano fare critiche alla società, al mercato, al presidente e a chiunque si voglia ma poi bisogna andare allo stadio a fare i tifosi sempre”.