Nell’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera’ ha parlato l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo.
“Stiamo attraversando un momento delicato. Da un lato abbiamo ottenuto di avere minori vincoli nella vendita dei diritti tv, con la facoltà di allungare i contratti da tre a cinque anni. Dall’altro stiamo aspettando il provvedimento contro la pirateria, la piaga che depotenzia il nostro calcio. L’attività illegale, gestita secondo le indagini da camorra e mafia, ha causato una perdita di un miliardo in tre anni
Il miliardo e mezzo che le società hanno perso a causa del Covid non è stato rimborsato da nessuno, neanche dai calciatori che non hanno fatto un euro di sconto. Altre realtà, come la Liga e la Ligue 1, hanno accettato forme di investimento da parte dei fondi di private equity. La Lega sta effettuando una riflessione: chiudiamo l’argomento o facciamo un approfondimento? La Serie A ha voglia di lavorare con soggetti finanziari? E se sì in che forma? Il finanziamento è la strada che per ora sta raccogliendo il maggior consenso.”
Sul gap con la Premier League e la possibilità di recuperare: “È decollata con norme precise e gli stadi e poi ha creato il prodotto. Ha avuto un appoggio dalla politica, noi più volte abbiamo chiesto un commissario che si occupasse di semplificare la burocrazia per gli impianti. I grandi investitori in Inghilterra sono arrivati quando già c’erano regole chiare.”
Lega Serie A, De Siervo ammette anche degli errori: “Quando era il campionato di riferimento non si è investito e non si è posto il problema di vendere i diritti all’estero. Ora non si può più perseverare, il nostro obiettivo è recuperare sulla Liga spagnola, abbiamo tutto per riuscirci.”
Infine, una preoccupazione per il futuro: “L’esplosione dei calendari con il nuovo modello della Champions e l’edizione allargata del futuro Mondiale. Questi progetti non ci fanno dormire sonni tranquilli perché le leghe domestiche saranno danneggiate.”