Rodrigo De Paul, giocatore dell’Udinese nel mirino di Inter e Napoli, si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco alcuni passaggi significativi.
“Chi mi prende sa che tipo di ragazzo sono e la disponibilità che offro. Sono una mezzala per un centrocampo a due o a tre. Tutti gli altri ruoli ci stanno, si può provare, ma mi vedo soltanto in una posizione.
Inter? Sono grato all’Udinese, mi ha regalato il sogno italiano e mi ha responsabilizzato con una maglia importante. Conte per me tra i primi tre allenatori al mondo, assieme a Sarri e Guardiola. Si è parlato molto di me: Napoli, Fiorentina, Milan, Inter. A gennaio scorso forse c’erano stati sondaggi approfonditi, poi evidentemente sono cambiate diverse cose.
Sono amico di Lautaro Martinez, mi dice che è contento, si sente al centro del mondo nerazzurro e ha la fiducia dell’allenatore. Io come Milito, dal Racing all’Inter? E’ stato un onore giocare con Diego al Racing, prima che smettesse. Il rapporto è rimasto. Il vice allenatore della Nazionale è Walter Samuel. E il Meazza, dopo la Dacia Arena, è lo stadio che mi regala emozioni fortissime.
Io da 40 milioni? Se valgo tutti quei soldi lo dite voi giornalisti. E non mi sembra un discorso fondamentale.
Gotti ci trasmette serenità. Lavoriamo tatticamente, lui ha passione, ci spiega quattro, cinque e sei volte cosa dobbiamo fare. Ne avevamo bisogno. Difficile oggi contro il Napoli? Anche per loro. Vogliamo vincere, dobbiamo vincere, cercheremo di vincere con l’aiuto del nostro stadio. Abbiamo bisogno di un risultato prestigioso per migliorare la classifica. Anzi, avvertiamo la necessità di un filotto per cancellare le preoccupazioni. La Coppa Italia ci ha dato una spinta.
Motivi delle difficoltà? Mistero. Questa la mia cerniera dei quattro, quella che di solito fa dello scheletro di una squadra un gruppo competitivo: Meret, Manolas, Koulibaly e Allan. Parlo in generale, so che Allan contro di noi non ci sarà. Escludo gli attaccanti, ma quei quattro nella mia testa sarebbero bastati per consentire al Napoli di decollare. Fortissimi. Invece, non sta andando proprio così”.