Nella consueta diretta del venerdì il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus.
“L’obiettivo è garantire la sicurezza. In Italia è stato aperto tutto, il Paese si è rimescolato. Siamo chiamati ora a afre un lavoro delicato, perché finché eravamo noi a gestire avevamo i nostri risultati, ora veniamo risucchiati nella situazione generale del Paese. Serve attenzione in più”.
“Stiamo attuando un piano per la sicurezza e la prevenzione e abbiamo anticipato il governo nelle decisioni, come l’ordinanza del 12 agosto sui controlli dall’estero per cercare di individuare subito i contagi. Il governo ha deciso di farlo solo su Croazia, Malta, Grecia e Spagna. Noi anche da Ucraina, Egitto, Usa, Messico, Brasile, Gran Bretagna. Facciamo di più per individuare i contagi. Va fatto fronte all’ondata di rientri dall’estero e dalla Sardegna che si esaurirà in 15 giorni. Ogni contagio individuato ci fa risparmiare. Dobbiamo cercarli noi i positivi, perché la gran parte dei positivi è asintomatica. Indossiamo le mascherine sempre.
“Irresponsabili il governo e le altre Regioni quando si è deciso di aprire il 14 la scuola, atto di totale irresponsabilità. Noi pensavamo che andava fatto dopo le elezioni. Ci siamo adeguati perché arrivassero anche da noi i banchi previsti per le scuole dal commissario Arcuri. Ma stiamo verificando che i problemi sono aperti. Test da fare al personale scolastico, misurazione temperatura alunni , trasporto scolastici, aule e personale docente Sullo screening da fare al personale scolastico, critichiamo che sia facoltativo”.
“È sbagliato: noi tra un settimana faremo la verifica sulla percentuale di chi non ha fatto i test: non si può aprire la scuola se è elevata la percentuale di chi non abbia fatto i tamponi. Mi appello a insegnati e operatori scolastici che per mesi hanno fatto un lavoro certosino: fate i controlli sierologici e poi se serve i tamponi. Sono 200 mila dipendenti. Se il 10 per cento è positivo, sono 20 mila persone: capiamo che sono numeri importanti. Il personale deve essere controllato nell’interesse di tutti”.
“Non me la sento di dire a tutte le famiglie: “State tutti tranquilli”, perché non è questa la situazione della scuola ora. Potremmo riaprire anche in fretta e furia, ma rischieremmo di chiudere dopo 24 ore. E’ stata una scelta irresponsabile per il Governo centrale scegliere di aprire il 14 le scuole e richiuderle di lì a poco per le elezioni e i ballottaggi. Solo la Regione Campania si è opposta. Aspettiamo comunque che arrivino i primi banchi scolastici per prendere una decisione finale”.