Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato nel suo consueto appuntamento del venerdì in diretta Facebook.
“Ci stiamo muovendo secondo il modello Campania che prevede tre principi: aprire tutto per sempre, tutelare la vita, dare una mano alla povera gente e alle imprese in difficoltà. Nell’ultima settimana ci siamo mossi in maniera semplice e ordinata. I comportamenti più rigorosi venissero dal sud e qualche elemento di ‘ammuina’ venisse dal nord, questo è un altro elemento di novità della crisi.
La Campania ha dimostrato coerenza. Quando si parlava di autonomia differenziata, la Campania ha detto che in due campi bisogna mantenere l’unità Nazionale: sistema sanitario e sistema e formativo. La scuola è il luogo decisivo per la formazione della coscienza. Sono convinto che le regioni debbano gestire tutta la sanità perché sono loro ad aver salvato l’Italia. Non sarebbe stato possibile gestire da Roma i sistemi sanitari, sarebbe stato un disastro. la Campania ha difeso l’unità nazionale perfino contro l’orientamento del governo”.
“Le polemiche tra la Campania e lo stato? È doveroso da parte mia chiarire un elemento di confusione: non c’era niente da firmare nell’accordo col governo per la Fase 2 del 3 giugno. Incredibilmente nella comunicazione è stata capovolta la realtà. Abbiamo difeso l’unità dello Stato italiano contro 20 staterelli. Noi dovevamo decidere quale istituzione dovesse certificare lo stato dell’epidemia, se dovessero farla venti regioni o lo stato Italiano cioè il Ministero. La Campania ha sostenuto che dovesse farlo il ministero. Noi non possiamo certificare lo stato dell’epidemia su tutto il Paese. Dev’essere lo Stato centrale a farlo. Abbiamo difeso il ruolo dello Stato ma il governo ha delegato le Regioni. È incredibile”.
“Chiusura dei baretti alle 23 teniamo bloccata la movida. Abbiamo visto quello che succede, io penso che dobbiamo cogliere l’occasione per spiegare ai giovani che nessuno può immaginare che tornare alla normalità possa significare tornare a fare quello che facevamo prima. In questi anni sono andati crescendo comportamenti irragionevoli e una massificazione alienante anche per il divertimento. Dobbiamo cogliere questa occasione per avere di sera nessuna pasticca. Dobbiamo cancellare l’abitudine a rincretinirsi con l’uso di superalcolici che mandavano in coma etilico decine di ragazzi di 13 anni, Ovviamente non dobbiamo generalizzare, ma questi fenomeni hanno assunto dimensioni impressionanti.
Finché non avremmo forme di controllo serio ed effettivo da parte delle forze dell’ordine non potremo ripartire con queste attività. Sono stato informato dell’intervento presso un ristorante del lungomare per un assembramento, io vorrei chiedere l’impegno massiccio delle forze dell’ordine e chiedo al Ministero dell’Interno per il controllo nell’uso delle mascherine e degli assembramenti notturni. Se dobbiamo avere un Paese nel quale rispetto a questi fenomeni tutti girano la testa dall’altra parte, questo Paese tornerà nel pieno dell’epidemia. Ho visto che Gabrielli ha dato mandato alle forse di Polizia di dare atteggiamento di maggiore rigore. Io chiedo che sia pubblicata ogni giorno la lista delle ammende comminate a chi non indossa la mascherina”.