Il pesidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, dove ha parlato di tante cose tra cui Ancelotti e il figlio Edo a cui ha lasciato il Napoli.
Queste le sue parole: “Innamorato di Ancelotti calcisticamente? Credo in lui e l’ho voluto fortemente. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno e tranquillo qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità.
Ormai voglio stare con lui tutta la vita, gli ho dato le chiavi in mano del Napoli. A lui e mio figlio Edoardo. Ora, dopo tanti anni potrò dedicarmi al cinema e alla tv. Nel calcio bisogna organizzare un gruppo di lavoro, programmare le cose e poi realizzarle: a maggio ho rimesso mano a Castel Volturno dove le ruspe sono entrate ed hanno abbattuto tutto. Aesso il Centro è trasformato. Ho individuato un terreno da 25 ettari dove costruirò un centro giovanile e creerò un bacino di fornitura di calciatori per il Bari e per il Napoli. Lo stadio su altri terreni.
Scudetto? Penso che sia molto importante aumentare la competività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Lo si fa arrivando il più lontano possibile, e magari vncendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se si riesce a vincere anche lo scudetto…Qusto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions. A Napoli esiste un grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo scudetto? Devi crederci e potercela fare. Però vincere il tricolore non mi fa aumentare il fatturato. Vincere la Champions mi fattura di più e mi consente di acquistare i giocatori più importanti per il Napoli. Però questo non vuol dire che non voglio vincere lo scudetto”.