Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervistya in esclusiva al quotidiano “Il Mattino”, dove ha parlato del cammino del Napoli dalla Serie C alla notte del Santiago Bernabeu.
“Da sette anni siamo in Europa e il nostro ranking è passato dal 550esimo posto al 16esimo. Vuol dire che siamo una realtà e non un’illusione e siamo destinati a salire ancora. Ferlaino impiegò 18 anni per vincere il primo scudetto. Io ne sono presidente da 12. Vuol dire che ho ancora margine per fare meglio, i tempi sono cambiati e vincere è più complicato.
Mazzarri è stato bravo a portarci in Champions con un monte stipendi che era la metà di quello attuale. Benitez è stato abile nel selezionare talenti pur rimanendo nel budget di quanto si poteva allora spendere.
Sarri? Intuii subito che Sarri fosse un grande allenatore, innamorato perso del calcio bello. Quello che ti porta con sfrontatezza a vincere, divertendo i tuoi fan. Mi viene da ridere pensando che quando l’ho preso alcuni gruppi delle curve mi hanno contestato con gli striscioni allo stadio. Non brucia mai un nuovo acquisto. Se il Napoli avesse comprato Gagliardini, lui non lo avrebbe mai fatto entrare da subito, come invece ha fatto l’Inter.
Per lo stadio a Napoli devo aspettare che maturino certe opportunità per decidere se trasformare il San Paolo in uno stadio modello o se invece costruire un nuovo impianto, per esempio a Bagnoli, una volta effettuata la bonifica anche se con la caduta di Renzi, tutto si è rallentato. Ma io spero che si trovi una soluzione in quell’area. Ma una cosa è certa: non è il San Paolo la soluzione finale, sarebbe alquanto complesso trasformarlo mentre si gioca, figuriamoci abbatterlo e ricostruirlo nuovo. Avevo offerto 35 milioni più altri 40 milioni per costruire spazi commerciali, ma devo ringraziare il Sindaco e la giunta comunale che hanno bocciato la mia proposta e non mi hanno fatto buttare tutti quei seoldi che non avrebbero fatto crescere il Napoli. La cosa che mi dà fastidio è che la gente creda che il San Paolo sia mio e che il fatto che non venga manutenuto dipenda da me. Invece ho investito svariati milioni in questo stadio, e ancora devo riaverli indietro. Ma oggi, tra l’altro, mi è impedito di investire ulteriore denaro in ristrutturazioni che, com’è noto, competono al Comune e dubito fortemente che i 25 milioni ndi euro ottenuti dal Credito Sportivo serviranno a cambiare il San Paolo”.
Rinviamo i lettori a consultare il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola per l’intervista integrale di De Laurentiis.
Fonte Il Mattino