Il Presidente replica anche alle parole del fratello-manager del Pipita.
Dichiarazioni forti, quelle di Nicolas Higuain dello scorso 28 giugno. Un duro affronto al Napoli, alla sua conduzione in questi ultimi anni, alle scelte sul mercato, alla sua politica aziendale. Un mese dopo, ecco l’autodifesa di Aurelio De Laurentiis e, contestualmente, l’affronto alla famiglia Higuain.
“Se fossero stati così intolleranti alla mia presenza, non avrebbero passato ore a discutere di soldi” – così il patron, che svela anche un retroscena sulla volontà degli Higuain di rinnovare. Poi, evidentemente, in assenza di accordo sulle cifre del prolungamento di contratto, scoppia il ‘caso’. Al termine dello scorso campionato, dopo aver riportato il Napoli in Champions ed essersi fatto perdonare quella qualificazione svanita appena un anno prima, il calciatore si mette sul mercato. Eppure, questa voglia di scappar via, De Laurentiis non l’aveva mai avvertita. O meglio, non sembravano tali le intenzioni dei due fratelli. Insomma, “come mai non ha mostrato insofferenza quando ci siamo incontrati per discutere del rinnovo […]?” – si chiede retoricamente De Laurentiis.
Dunque, una bomba ad orologeria quella defraglata poi, col passare dei mesi e con la percezione che non c’erano più le basi per continuare insieme. Quindi lo sfogo e il dito nella piaga: alcuni limiti del Napoli sono oggettivi, perchè discuterli pubblicamente e farne un pretesto? Ma non c’è nemmeno bisogno di rispondere. La verità è ormai chiara a tutti…
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