La serie A ha tempo fino a fine giugno per decidere se trattare in esclusiva l’offerta del fondo Cvc.
Un matrimonio di convenienza al quale molti presidenti guardano con interesse: legarsi a una realtà finanziaria che gestisce asset per più di 54 miliardi, e ne ha investiti recentemente 5 nel nostro Paese, in un momento di forte difficoltà economica può essere una ghiotta occasione.
Nei prossimi giorni il dossier sarà esaminato in modo più approfondito dopo le valutazioni del comitato ristretto dei quattro (Andrea Agnelli della Juve, Aurelio De Laurentiis del Napoli, Claudio Lotito della Lazio e Luca Percassi per l’Atalanta), formato dal presidente Paolo Dal Pino.
Al centro dell’intesa c’è la costituzione di una nuova società con lo scopo di far fruttare i diritti televisivi, ma non solo. Dentro al «pacchetto» iniziative per aumentare il valore del marchio «Serie A» nel mondo sullo stile della Premier League in Inghilterra, e pure una serie di misure per aiutare i club nella ristrutturazione o nella costruzione di nuovi stadi.
Nella newco infatti il fondo avrebbe i suoi uomini all’interno del consiglio d’amministrazione, e pur delegando tutta la materia sportiva influenzerebbe le scelte attraverso le politiche commerciali. In particolare attraverso la leva delle licenze televisive.
Oltre alle emittenti tradizionali, la sfida sarà far spendere i giganti di internet, come Amazon, usciti ancora più forti dalla crisi.
Fonte Corriere della Sera oggi in edicola.