Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la premiazioni per Osimhen come Sportivo della Stampa Estera.
“Sono passati 33 anni dall’ultimo Scudetto, pensate quanti napoletani sono nati. Quelli che sono nati dopo non hanno vissuto l’eccitazione degli Scudetti vinti. Essere sprofondati nel fallimento e poi avendo visto la crescita costante, il coronamento dello Scudetto potrebbe far impazzire la città. Potrebbero essere 2-3 milioni di partecipanti per la festa Scudetto.
Sarebbe il coronamento di 18 anni di lavoro diversi rispetto a quello dei miei colleghi. Io ho creduto molto nell’ECA, dove mi hanno dato il compito di interessarmi del marketing, una cosa semplice per me che vengo dal mondo del cinema. Quando si parla di acquisizioni d’Oltreoceano, anche cinesi, ok. Zhang ogni tanto lo vedo sugli spalti, e mi dispiace che quando c’è lui l’Inter perde e a lui viene la faccia da cane bastonato. Scherzi a parte, quando invece si parla di fondi io rimango sempre molto perplesso perché il fondo è la morte del calcio. Il fondo è interessato a massimizzare il ritorno di investimento per i propri investitori in cinque anni. Invece il calcio è programmazione, un po’ come il cinema. E per questo mi sono ben trovato nel mondo del calcio, proprio perché ero nel mondo del cinema ed ero presidente dei produttori.
Dov’è il problema rispetto a un film o a una serie tv da produrre? Che il finale tu non lo conosci. E’ come un cavallo che può imbizzarrirsi e tu devi cercare di dominare. Nel mondo del calcio ci sono tutte le combinazioni possibili per essere appagato da un lavoro straordinario, diverso, che si rappresenta nell’arco di una stagione attraverso tantissimi incontri. Noi tra campionato, Champions, Coppa Italia e amichevoli giocheremo più di 50 partite. E non è poco, perché sono 50 giornate vissute in maniera totale. E’ un’esperienza forte. E’ come se uno facesse l’amore con la donna più bella del mondo per 50 volte consecutive, sarebbe bello”.