A margine del Villaggio della Salute il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato di Kalidou Koulibaly e Victor Osimhen.
In particolare, sul difensore senegalese il presidente ha parlato così:
“Koulibaly è un simbolo del Napoli e lui se non vuole più esserlo è lui che deve deciderlo. Noi vogliamo che resti, ma la gente non la si può obbligare. Ognuno ha una propria dignità e ha le proprie esigenze. Noi rispettiamo chiunque. Io non ho mai obbligato nessuno a restare anche con un contratto lungo. Mai.
L’unico forse è stato Mazzarri, un caro amico che saluto, che dopo due anni mi disse che voleva andare via. No, tu qua devi rimanere. E lui molto opportunamente e rispettosamente è rimasto e ci ha regalato quattro anni di soddisfazioni.”
Su Osimhen, invece, si è espresso così:
“L’abbiamo avuto a mezzo servizio per due anni, dare giudizi è sempre poco opportuno. Ogni campionato è diverso, ogni squadra si modifica nel corso della preparazione: è sempre un’incognita. Quello che dovete mettere sul campo è il lato psicologico: io sono sempre stato dell’idea che ci vorrebbe uno psicologo o una psicologa, perché una donna fa sempre più piacere.
Però poi bisogna non mettere gli allenatori nei guai, perché potrebbero dire cose inopportune, creando una barriera di convincimenti nel calciatore stesso che cozzino con l’idea di chi allena. Noi ci siamo sempre astenuti, nel rispetto dell’allenatore.“