Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a palazzo H del CONI, dove è avventua la presentazione del”Codice di giustizia sportiva FIGC”.
“Il Governo è sempre stato assente benché il nostro gettito fiscale sia importantissimo. Una votla c’erano gli schiavi.
Credete siano finiti? No, siamo tutti ancora schiavi. Schiavi di una situazione che, chi più chi meno, non è piacevole. In casa, in ufficio, nella vita comune, nel non essere protetti in maniera fantastica. Molta gente soffre.
Quale è la panacea per far star buoni tutti? Il calcio. Lo Stato non è stupido, lo sa, ma lo ignora, altrimenti troverebbe il modo per pensare alle leggi sulla modernizzazione del calcio. Ci vuole pochissimo a cambiare il calcio, visto che il calcio è malato ovunque. I conti non tornano.
Il calcio è malato dall’alto: quando uno non vuole capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti. Perchè non si vuol fare la Rivoluzione copernicana? Perchè poi bisogna essere rieletti”.
E sulla Juve: “Non ne parlo. Ci penseranno i Magistrati, non è compito mio. Mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia portatore sempre dei valori che dovrebbero essere di esempio per le nuove generazioni”
Può esserci una nuova Calciopoli?
“Non sta a me, ripeto, stabilirlo”.
Non lo teme?
“Ho già detto che il calcio è malato dall’alto. Non si vuol capire che non ci sono sufficienti risorse per andare avanti con questa tipologia di campionati e non si vuole la rivoluzione copernicana perché poi bisogna essere rieletti… Questo è un problema di tutti coloro che poi sono sottoposti a rielezione, nel mondo della Politica e in quello dell’industria, dei sindacati o dello sport. Nel mondo dello sport, purtroppo, la sorveglianza è latente e la volontà di voler modificare e crearsi delle antipatie è difficile trovarla”.
Cosa si aspetta dal Napoli?
“Ragazzi quando vorremo parlare del Napoli ne parleremo, ora lasciamoli allenare in Turchia. Sono sul mare felici, contenti e soddisfatti”.
Hanno visto anche Hamsik
“Hamsik è una colonna del Napoli e rappresenta la mia storia napoletana, io da 18 anni sono col Napoli e lui è stato un capitano esemplare e una persona formidabile. Ce ne fossero come lui…”
Si torna a parlare di Superlega, può essere una soluzione?
“Voi dovete farmi una favore. Andate su Netflix e guardate le quattro puntate su FIFA: così per le vostre domande avrete anche delle risposte”.