Aurelio De Laurentiis è solo nella sua battaglia, le istituzioni e tutti i club di A sono contro di lui. Ecco quanto scrive Repubblica.
“Il prossimo round in tribunale è previsto entro metà dicembre, quando verrà discusso davanti al collegio di garanzia del Coni il ricorso della società azzurra contro lo 0-3 a tavolino subito (in primo e secondo grado) contro la Juventus e la penalizzazione di un punto in classifica. Questa volta la controparte da affrontare in udienza sarà proprio la Figc, che difenderà a spada tratta il durissimo verdetto di condanna nei confronti della squadra di Gattuso emesso martedì della Corte d’Appello Federale.
Ma contro Adl sono schierati anche i suoi colleghi e i vertici della Lega Calcio: perché l’interesse generale è ora evitare un precedente, potenzialmente molto pericoloso per la tenuta del sistema. È questa la vera posta in palio e si spiega così l’accerchiamento di De Laurentiis. Se il Napoli vincerà la battaglia legale per giocare sul campo la partita con la Juventus, infatti, verrà meno l’intangibilità del protocollo e potrebbero ripetersi situazioni simili, soprattutto adesso che la pandemia ha ripreso forza e le Asl stanno riaffermando la loro priorità anche nei confronti del calcio.
Sta poi per essere chiusa l’indagine sulle eventuali violazioni del protocollo sanitario da parte del club azzurro, avviata all’inizio di ottobre della Procura federale con una ispezione dei suoi 007 (durata oltre quattro ore) nella sede di Castel Volturno. Gli atti raccolti stanno per essere trasmessi alla commissione disciplinare e sembra molto probabile (dopo le pesanti motivazioni della sentenza della Corte di appello) un deferimento. Il Napoli rischia dunque di subire altre sanzioni, che variano dalla multa alla penalizzazione in classifica, senza escludere l’inibizione per qualche tesserato azzurro”.