De Laurentiis ha parlato del nipote per dare un esempio del calcio italiano attuale, che definisce noioso, attratto dai videogame ritenuti più avvincenti.
Gli eSports sono competizioni internazionali che riguardano i videogame e dove i migliori si sfidano tra di loro, con in palio anche una bella somma. Tra i vari giochi più gettonati si trovano Fifa, Call of Duty e League of Legends con tanti altri giochi che si sono affermati negli ultimi anni.
Quello degli eSports, in questi ultimi anni, è un fenomeno in costante aumento che genera un pubblico sempre più ampio. Sta succedendo anche in Italia e lo dimostrano i numeri: 20% in più solo nell’ultimo anno. Un dato che tiene conto di quelli che seguono almeno un evento a settimana.
Eventi ritenuti sempre più interessanti dai giovani, o comunque da chi è compreso nella fascia di età che va dai 16 ai 40 anni. A ciò si possono ricollegare le parole di De Laurentiis e sul problema del calcio italiano, da lui definito noioso e “guardato solo da vecchi”.
In più, il presidente del Napoli, ha aggiunto che:
“Mio nipote gioca a calcio a Roma ma quando vede una partita di calcio in tv resiste 10 minuti e poi va a giocare ai videogiochi che trova più avvincenti.”
Questa frase può essere interpretata come un fatto che può accadere in qualunque casa: il calcio italiano, ora come ora, non fa presa sui più giovani, che lo ritengono noioso. La soluzione, chiara, è cercare di renderlo di nuovo più “ludico” e avvincente. Insomma, far tornare a divertire i giovani quando guardano una partita.
Un problema non da poco, dato che si dovrebbe cominciare a lavorarci su partendo da ora; eppure l’esempio perfetto c’è, con quattro squadre nelle finali di Europa League e Champion’s League: la Premier League. Magari prendere spunto da lì non sarebbe poi così male.