Il massimo dirigente partenopeo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della radio ufficiale del club azzurro. Dopo aver letto in diretta un articolo di un giornale online che esaltava il lavoro della società in questi anni, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato le seque ti dichiarazioni:
Sul match di ritorno in Europa League: “Al Villarreal ci penseremo da martedì, gli spagnoli verranno qui per dare il tutto per tutto e noi dovremo fare altrettanto”.
Cosa pensa del trentennale della presidenza Berlusconi: “Se arriverò anche io ad un traguardo del genere dipenderà dalla continuità dei successi e dai tifosi, se vorranno restare con me: io lavoro per loro.
Dobbiamo essere entrambi capaci di lavorare insieme in un mondo che sta cambiando. Il calcio dobbiamo cambiarlo insieme per il bene di questo sport e per il bene soprattutto dei tifosi, che spendono tanti soldi per seguire la squadra del proprio cuore”.
Però leggo che segniamo poco con centrocampo e difesa rispetto all’attacco, ma le squadre non possono mai essere omologhe, quando si fa sempre l’esame a qualcuno paragonandolo ad altri è sempre sbagliato, siamo tutti diversi. I paragoni non hanno senso”.
Su Bologna-Juve: “I rossoblù sono una squadra allenata molto bene, Donadoni lo abbiamo già visto al Parma, hanno una società seria con persone canadesi ed uno spirito corretto verso i giovani.
Ieri abbiamo visto dei ragazzi molto intriganti, c’era addirittura un diciottenne schierato: nel calcio le cose cambiano, non si può sempre essere vincenti anche se la Juve veniva da 15 vittorie consecutive, un incidente di percorso poteva esserci”.
Se Renzi potesse dare ai sindaci e ai club una cabina di regia prioritaria, concedendo delle deroghe di percorso per velocizzare qualsiasi attività atta risanare impianti dedicati allo sport sarebbe un grande passo avanti.
Se noi vogliamo pensare alle Olimpiadi in Italia, visto che l’amico Luca Di Montezemolo e Malagò hanno presentato all’Eur questa candidatura, bisogna che gli impianti sportivi vengano rimessi in pista, se a un certo punto lo Stato non ha oggi fondi da mettere a disposizione, almeno per invogliare i privati a mettercene dei propri serve sburocratizzare il tutto.
Il sindaco ed il presidente di una società sportiva devono avere l’autorità per far sì che tali impianti ci mettano in condizione intelligente di essere a disposizione per i Giochi Olimpici. Renzi, svegliati! Non chiediamo denaro, ma una sburocratizzazione per poter fare: smettiamola di cincischiare e di rallentare, che ci ha fatto perdere in questi anni posizioni importanti del mondo”.