A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Antonio De Iesu, ex questore di Napoli.
Le parole di De Iesu:
“Come si fa ad individuare i responsabili dei cori razzisti? Ho gestito migliaia di casi, situazioni come la partita di ieri sono stati frequenti nel corso degli anni, bisogna individuare la parte della tifoseria che si comporta in questo modo perché molte volte si fa un discorso generale inglobando anche chi non c’entra, questo tipo di tifoseria non riesce a cogliere il disvalore morale di quello che dice, credono di stare in gruppo e tutto gli è concesso. Bisogna attribuire la responsabilità penale e amministrativa ai singoli soggetti, non si può punire l’intera curva. Su questi fenomeni bisogna riflettere tutti insieme tra cui società e istituzioni, l’importante è che si adottino strumenti tecnologici in modo da punire singolarmente e dare pressione alla società in modo da farla intervenire con maggiore rapidità. Non sono d’accordo per il 3-0 a tavolino perché in questo caso le tifoserie avrebbero in pugno le società e sarebbe peggio.
Qualche rimedio più efficace sarebbe la chiusura delle curve? Un bel gesto sarebbe riempire la curva di ragazzi di scuola, anche in questo caso ci deve essere educazione, c’è bisogno di un progetto che parte dall’interno delle singole famiglie in modo da far crescere la nuova generazione sana.
L’educazione magica non c’è, il problema è profondo visto che qualche anno fa la curva juventina fu riempita da ragazzi giovani e ci furono ugualmente episodi sgradevoli. Il problema c’è e purtroppo non riguarda solo la partita di ieri visto che è rimasto costante nel corso di tutti questi anni.”