Maurizio De Giovanni, scrittore, ha parlato a NapoliMagazine della corsa alla prossima Champions League del Napoli.
A seguire le sue parole:
“Il Napoli visto contro la Juventus è stato rinunciatario, ha giocato in maniera completamente attendista. Io continuo a pensare che il 4-2-3-1 sia un modulo che non si possa adottare con Mertens. Puoi farlo con Osimhen, ma con un giocatore come Mertens non ha senso cercare la profondita’ anziche’ dialogare nello stretto. Per questo credo che l’errore sia stato soprattutto di Gattuso.
Il Napoli, di fatto, al di là delle occasioni sui tiri da fuori, non mi pare abbia fatto tantissimo per vincere questa partita. Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma la Juventus non ha rubato la vittoria. Su Zielinski, a mio avviso, c’era rigore. Non mi pare che l’arbitro Mariani abbia inciso piu’ di tanto: ha commesso degli errori, d’altronde la classe arbitrale italiana è scadente.
Il Napoli può tranquillamente ambire ancora ad un posto in Champions: se dovesse ottenere un filotto di vittorie, facendo un colpo contro Inter e Lazio, potrebbe certamente ambire alla qualificazione. L’Atalanta e’ a 2 punti, la Juventus a 3 e il Milan a 4 punti. Non credo che siano squadre che non possano avere momenti di calo. Il Napoli deve crederci, deve ritrovarsi, deve ricostruirsi e può dire ancora la sua.
Se Gattuso intende proseguire con il 4-2-3-1, contro la Sampdoria, deve giocare con Osimhen, farlo con Mertens sarebbe un’assurdità. Lozano mi è sembrato fuori condizione, è un giocatore che fa della velocità la sua arma migliore: se dovesse ritrovare velocità insisterei su di lui, altrimenti punterei su Politano che ha tutto il diritto di indossare una maglia da titolare.
Gattuso deve mostrarsi per il motivatore che è e deve dare un riassetto tattico alla squadra, che ha tante mezz’ali e non puo’ giocare senza mezz’ali, ha tanti esterni d’attacco e non un trequartista di ruolo. Credo che Gattuso debba assecondare le caratteristiche dei suoi giocatori, perché a Torino sono stati evidenziati tutti i limiti tattici della rosa.”