Nel femminile primo titolo nel circuito Open per la 2.7 Claudia Petrocelli, abile a superare in due set la favorita numero uno del seeding Angela Goglia (2.6). Grande successo per il torneo organizzato sulla terra battuta del popoloso quartiere napoletano.
Certi posti scandiscono le ore con la frequenza stessa del cuore. Nel parco Verde di Pianura, tra palazzi alti e balconi che divengono tribune se un campo da tennis ospita la competizione, mettendo in palio perfino trofei e montepremi, tre ragazzi non più giovanissimi ma ancora forti e determinati hanno raccolto il testimone che era stato di Massimo Boscatto. Lui, orgoglio del popolosissimo quartiere napoletano, vice campione italiano nel 1991, quando 19enne si arrese soltanto a Claudio Pistolesi, poi vincitore in coppia con Stefano Pescosolido di una edizione dei Giochi del Mediterraneo contro gli spagnoli Corretja e Berasategui, ha lasciato la sua terra qualche mese fa per intraprendere la terza vita, quella di coach internazionale negli States, a Boston. A subentrargli nella gestione di quello che oggi è il Next Gen Tennis Pianura sono stati tre simboli della formazione del Tennis Club Vomero che milita in A2. Mariano Esposito ne è perfino capitano, i 2.2 Pasquale De Giorgio e Giuseppe Caparco singolaristi e all’evenienza doppisti del club collinare. Amici da sempre, spesso avversari in torneo, colleghi nell’insegnamento ai giovani sulla terra battuta di Pianura. Ce la stanno mettendo tutta questi ragazzi, con uno spirito e un’unione esemplari, rispettabilissimi. Oltre al lavoro sul campo, le manifestazioni che finora hanno organizzato sono riuscite ad attirare tantissimi partecipanti, proprio come accaduto per l’Open MPA 1500 che si è concluso nell’immediata vigilia pasquale. Tabellone maschile di livello assoluto, con 111 iscritti e valori del tabellone perfettamente rispettati. Nella parte alta Giuseppe Caparco è stato costretto sin da subito agli straordinari: ha impiegato tre ore per superare nei quarti di finale il 2.5 Riccardo Di Nocera 6-2 5-7 10-7, quindi con copione molto simile in semifinale il campione campano in carica Fabrizio Osti (2.4) 7-6 2-6 10-7. Nella parte bassa invece netto e convincente era il passo di Pasquale De Giorgio, bravo a concedere briciole dapprima a Fabio Parola (2.5), quindi al 2.3 Massimo Del Carmine, superato in semifinale 6-2 6-4. Così la terra battuta tra i palazzi di Pianura ha messo in palio il trofeo di Massimo Boscatto per assegnarlo nel più classico dei derby del cuore. De Giorgio e Caparco si erano giocati la finale dell’Open 1700 anche al Petrarca due settimane fa, e in quel caso a vincere era stato Caparco con lo score di 6-2 7-6. Il remake ha avuto altro segno. De Giorgio ha giocato per almeno un’ora un tennis di grande qualità e potenza, portandosi avanti 6-1 5-2, con ben tre match point falliti sul 5-3. Caparco d’altronde, per quanto stanco e sfibrato dalle precedenti battaglie, è uno che notoriamente non molla mai. Sul 5-4 è riuscito ad annullare all’amico e compagno di squadra altri due match point per poi capitolare al tie break. Finale spettacolare per un’edizione del torneo che sarà ricordata.
“Qui da noi non esistono capitani e gregari. – ci dice Mariano Esposito, il capitano del Vomero in A2 – Lavoriamo tutti con la stessa finalità, ovvero di far bene e aiutare i giovani aspiranti tennisti a trovare qui, con noi la loro dimensione. Paco e Giuseppe hanno investito professionalmente nel progetto Next Gen Tennis a Pianura, mio zio è loro socio nonché presidente del circolo ed io mi adopero per aiutarli con immenso piacere. Siamo una famiglia e la gente di questo posto ci ha accolto benissimo. Questa finale è stata inoltre manifesto assoluto di qualità, talento e immenso cuore: le prime due doti caratterizzano senz’altro il tennis di Paco De Giorgio, determinazione e costanza fanno rima con il nome di Giuseppe Caparco. Bravissimi entrambi”.
Nel torneo femminile successo per Claudia Petrocelli (2.7), il primo nel circuito Open per la portacolori del Napoli Tennis Center, che riusciva a sovvertire in finale i pronostici contro la numero uno del seeding, la 2.6 Angela Goglia dell’Accademies Giugliano 6-1 6-2. In semifinale Petrocelli superava Sagliano, mentre Goglia piegava Giulia Luise. Stop nei quarti per Giada Casale, Sofia Santoro, Maira Milone e Beatrice Concilio. Nella sezione finale di Quarta categoria maschile, primo posto per Mariano Esposito. Giuseppe Cardillo è stato impeccabile Giudice Arbitro della manifestazione.
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