In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro De Amicis, portavoce italiano True Boys:
“I True Boys sono un gruppo della curva Sud del primo anello che da sempre ha lottato contro i cori discriminatori sia territoriali che razziali. Siamo usciti puliti dall’indagine e va detto, non c’è nessun arresto, anzi eravamo noi a subire soprusi.
Non so se i cori venivano fatti per ricattare la Juve, questo è materiale per gli inquirenti. Conoscendo i gruppi, a mio parere, ritengo sia stata una scelta per mettere in difficoltà la società: non so, poi, se ci siano connotazioni politiche, che il mio gruppo non ha.
Nasciamo da un’idea di un ragazzo napoletano che vive in Germania: ad oggi contiamo decine di sezioni in tutta Italia e credo circa 400 tesserati. Provvediamo a dare biglietti secondo le richieste che ci arrivano.
Nessuno del nostro gruppo ha mai offeso meridionali, non vogliamo nessuna connotazione politica. Sono due anni che chiediamo, tramite la nostra pagina FB, ai gruppi del primo anello di smetterla con i cori, in quanto offensivi verso i tifosi della Juve che partono da Napoli.
Facendo quei cori si danneggia la Juve e si impedisce a chi veramente ama il tifo di partecipare alle partite.
Il nostro responsabile del Nord Italia era con la sua compagna napoletana allo Stadium a vedere Juve Napoli. Se la curva è pulita ce lo diranno le indagini.
Non saremo presenti a Juve Verona, non so se ci sono rischi. Vogliamo andare allo stadio tranquilli. Nessuno dei True Boys ha mai creato, né creerà, problemi allo stadio. Sono per i bambini e le famiglie allo stadio, lotto per un calcio pulito nelle curve.
La Juventus non ha mai riconosciuto nessuno. Abbiamo lottato per due anni contro quei cori e il tempo è stato galantuomo, i True Boys avevano ragione. Non abbiamo subito violenze fisiche”.