Persi nel solo 2014-15 ben 365 milioni di euro. Un’inchiesta pubblicata sulla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, denuncia un aumento vertiginoso dei costi di gestione (circa 100 milioni di euro e passati ora a 2,4 miliardi di euro, dei quali la metà per stipendi) delle squadre di Serie A. Il fatturato pure è aumentato passato a 1,84 miliardi di euro) ma di appena 40 milioni di euro rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ai diritti TV che rappresentano il 60% degli incassi dei club di Serie A.
Non rallenta quindi l’indebitamento dei club di Serie A, indebitamento che ha già portato al fallimento di una società come il Parma. Club come Chievo e Genoa hanno già dovuto rateizzare il loro debito con il fisco, mentre sono ancora da valutare le conseguenze che potrebbero subire Inter, Milan e Roma per i loro forti indebitamenti.
Per la prima volta anche il Napoli di De Laurentiis ha chiuso il bilancio in rosso, con un passivo di 13,1 milioni di euro. Sul passivo di quest’anno hanno pesato non poco le mancate plusvalenze realizzate l’anno precedente con la cessione di Cavani e i mancati introiti della Champions League. De Laurentiis si è visto costretto a diminuire i compensi del Consigli di Amministrazione del club. Dal punto di vista patrimoniale il Napoli però è una società solidissima, non avendo debiti con le banche e con una liquidità di 49,9 milioni di euro.