Il ritorno del portiere spagnolo sta facendo la differenza. Le statistiche lo testimoniano.
Con l’avvento di Maurizio Sarri sulla panchina azzurra uno degli aspetti notevolmente migliorati è quello riguardante la fase difensiva. Il Napoli ha la seconda miglior difesa della Serie A, traguardo impensabile fino a poco tempo fa. Uno dei punti di forza della retroguardia azzurra è il portiere, Pepe Reina. Durante la scorsa annata, oltre a una scarsa organizzazione dell’intera fase difensiva, uno dei problemi più gravi del Napoli era tra i pali. Rafael e Andujar si erano alternati con scarsi risultati: il portiere brasiliano, dopo una stagione di apprendistato alle spalle di Reina, era stato individuato come titolare all’inizio della stagione. In 23 presenze, Rafael ha subito 1,30 goal su 3,39 tiri subiti a partita in media. 61,54% di parate in assoluto. Dopo diverse delusioni e l’errore grave di Palermo, eccezion fatta per la Supercoppa regalata al Napoli ai rigori contro la Juventus, Benitez decise di affidare la porta azzurra a Mariano Andujar. L’ex-Catania concluse la stagione da titolare, subendo in media 1,60 reti su 3,46 tiri a partita con il 53,85% di conclusioni neutralizzate. Quest’anno la svolta è stata netta con il ritorno tra i pali di Pepe Reina. Soli 1,70 a partita i tiri concessi dagli azzurri agli avversari nelle 10 partite giocate con il 4-3-3, con la media di 0,20 reti subite a match e una percentuale di parate dell’88,24%. Notevole il merito del portiere azzurro che ha dimostrato di sapersi far trovare pronto ad ogni occasione nonostante sia chiamato in causa rare volte durante i 90′. Questa è una caratteristica che appartiene ai grandi portieri, abituati a subire poche conclusioni e a dover essere decisivi. Il Napoli quest’anno ha una sicurezza in più, Pepe Reina è una delle armi a disposizione di Sarri per regalare una grande stagione ai tifosi azzurri.