Per i tifosi del Napoli indossare la maglia della Juventus dopo aver giocato nel Napoli è considerato un tradimento. Il motivo è scontato ed anche comprensibile. Troppe volte quella squadra ha soffiato scudetti colorati d’azzurro con l’aiuto di fattori esterni.
Da qui nasce quell’antipatia sportiva verso quel club e spinge a gridare al tradimento ogni qualvolta un idolo del San Paolo sceglie di giocare con la Juventus.
Se la parentesi bianconera è stata perdonata a Fabio Cannavaro e Dino Zoff, non è successo lo stesso con Ciro Ferrara e soprattutto con i due storici ‘cori ‘ngrati’: Altafini e Higuain.
Ma quelli che i tifosi del Napoli chiamano “tradimenti” sembrano non finire mai.
Infatti sembra proprio che l’ex “comandante della rivoluzione”, Maurizio Sarri, in settimana sarà annunciato quale nuovo allenatore della Juventus.
Non solo.
Le dichiarazioni delle ultime ore fanno sospettare un altro possibile “tradimento”: quello di Pepe Reina.
Ma per fortuna c’è chi al “ricco tradimento” sia economico che di gloria, ha preferito una più povera fedeltà ai napoletani.
Maradona e Hamsik ne sono il più lampante esempio di fedeltà ai colori azzurri.
Nedved in passato ha svelato che c’era un accordo per l’acquisto di Hamsik, ma lo slovacco si sentiva l’idolo della tifoseria napoletana e decise per questo di rifiutare il trasferimento.
Come dimenticare invece la dichiarazione di Re ‘D10S’ Maradona dal sapore di un giuramento di amore eterno:
“Agnelli mi corteggiava e io dovevo solo mettere la cifra sull’assegno in bianco. Io invece gli risposi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli”.
Come dice una vecchia canzone napoletana: “scurdammoce ‘o passato”. Ma il passato non si può scordare se il futuro è bianconero.