Gaetano D’Agostino, ex centrocampista di Udinese e Fiorentina, è intervenuto a Radio Punto Zero.
Queste le sue dichiarazioni: “Rifiutai Napoli perché c’era la Juve, fu uno sbaglio che non rifarei per nessun motivo. Sia De Laurentiis che Donadoni avevano piena fiducia nelle mie qualità con un’offerta concreta. E’ stata un’esperienza traumatica ma mi ha aiutato a crescere.
Spesso bisogna agire d’istinto senza ascoltare i consigli. A Napoli si parlava da anni di un regista, con le mie qualità avrei potuto far divertire i tifosi e mi sarei divertito tanto anch’io, così come mi divertirei oggi con Sarri. Con Bayern e Barcellona il Napoli gioca il miglior calcio d’Europa. Zielinski ha qualità immense, deve ancora esplodere del tutto, sarà la sorpresa del prossimo campionato.
Reina è un grande portiere ed è fortissimo coi piedi, un punto di riferimento per i compagni e l’allenatore. Il gioco del Napoli parte da Reina, non da Albiol o Jorginho. Anche quando si conquista palla si torna dallo spagnolo che funge da centrocampista arretrato. Col destro sa giocare corto, sa cambiare gioco, sa velocizzare l’azione, sa dettare i tempi della manovra. Dai suoi lanci nascono azioni importanti. Neto è un portiere di prospettiva, anche lui è molto bravo coi piedi, può fare al caso del Napoli ma dovrà essere bravo a sopportare le pressioni di una piazza importante come quella azzurra.
In questo momento sto per firmare con la Virtus Francavilla, torno in Lega Pro. Ho scelto la gavetta perché tanti allenatori, ex calciatori di Serie A, hanno bruciato le tappe e poi hanno avuto difficoltà. Bisogna conoscere il calcio dilettantistico perché si imparano tante cose e Sarri è un esempio concreto”.