Il rifiuto di Simone Verdi è solo uno dei tanti che il Napoli ha ricevuto.
I nomi che hanno rifiutato sono tanti ma molti sono passati alla storia perché dopo il no non hanno avuto vita, o meglio, carriera facile.
Tra i rifiuti più recenti abbiamo Sime Vrsaljko, il giocatore nell’estate 2015 preferì l’Atletico Madrid anche se le offerte erano simili, anzi nel Napoli avrebbe avuto la certezza di essere titolare invece andò in Spagna dove purtroppo non gioca molto.
Gonalons e Tolisso, il loro no sembra essere arrivato a causa delle voci negative che giravano sulla città, parole arrivate dal loro agente. Un no che è arrivato anche da Klaassen dell’Ajax, un no arrivato anche da Kramer.
Il rifiuto più clamoroso è stato quello di Paolo Rossi. Ferlaino ed il d.g. Giorgio Vitali provarono a prenderlo, c’era l’accordo con Giussy Farina, presidente del Vicenza, fatto, prezzo stabilito, l’ingaggio proposto e accettato. Improvvisamente arriva il grande rifiuto: Rossi non se la sentì di venire a Napoli. Scelse il Perugia.
Quando giocò la sua prima gara al San Paolo, da avversario, fu inindato di fischi.
Nel 1980 fu coinvolto nel calcioscommesse, noto anche come Totonero. Rossi venne accusato d’aver concordato il pareggio dell’incontro Avellino-Perugia, giocato il 30 dicembre 1979 e finito 2-2.
Un rifiuto arrivato anche da Rolando Bianchi, anche dopo il suo no al Napoli la sua carriera non è stata al top. Andò al City ma tornò poco dopo in Italia in quanto l’impatto con l’Inghilterra non fu dei migliori. In Italia vestì le maglie di Lazio, Torino per diversi anni e Bologna.
Nel 2005 Stefan Schwoch rifiutò il ritorno a Napoli ma dopo un anno si ritirò.
Dino Fava, già ex giocatore del Napoli, venne contattato nuovamente dal club azzurro ma l’attaccante rifiutò. Poco dopo il rifiuto al Napoli, Fava, ebbe un bruttissimo infortunio dal quale non si è piu’ ripreso. E’ tornato a giocare ma è sceso di categoria ed ora gioca col Savoia in Eccellenza.