Classe 1999, e portiere titolare del Milan, pochi anni (17 il 25 febbraio, nda) ma già tanta esperienza palesata ed un talento che fa scomodare paragoni con i grandi big del presente e del passato.
Campano di nascita, milanese di adozione e di cuore. Ginaluigi Donnarumma, inserito quest’anno tra i migliori giovani nati dopo il 1994 dal giornale Don Balòn, è già stato paragonato a Gianluigi Buffon e come lui soprannominato “Gigi”. A Castellammare di Stabia militava nel Club Napoli quando nel 2013 il Milan lo acquista per una cifra intorno ai 250mila euro e lo porta alla corte di Inzaghi all’epoca allenatore dei baby rossoneri. Un caso particolare quello del piccolo Donnarumma, fratello di Antonio che giocava nel Castellammare e che il Milan era andato a chiedere proprio quello stesso anno. Era il 2008, Antonio Donnarumma stava per compiere 16 anni, e gli emissari del Milan erano andati per chiudere l’affare e portare agli allievi il piccolo portiere. Nessuno poteva immaginare che l’anno dopo gli osservatori sarebbero tornati per chiedere del fratellino Gianluigi e che nel 2013 Adriano Galiani in persona si sarebbe seduto al tavolo con i responsabili della scuola calcio del Club Napoli.
Donnarumma si affaccia per la prima volta alla prima squadra nel 2014, proprio con la promozione dell’ex attaccante ad allenatore della squadra maggiore, ed a settembre viene ingaggiato come terzo portiere dietro Diego Lopez e Christian Abbiati.
Il 25 ottobre 2015 fa il suo esordio assoluto in serie A all’età di sedici anni ed otto mesi diventa il secondo portiere più giovane della storia ad aver giocato nel massimo campionato italiano. Da allora ha collezionato 17 presenze e subito 13 gol, e lunedì sera tornerà in Campania, a Napoli però, per affrontare la banda di Maurizio Sarri. Strane coincidenze ed incroci, perché forse avrebbe potuto vestire proprio la maglia azzurra. E’ un altro caso di “emigrato eccellente”, un campano che potrebbe fare, lunedì sera, un favore al Napoli ed a tutti i tifosi della sua terra d’origine, sicuramente una bella storia la potrà raccontare indipendentemente da tutto.
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