Il professor Franco Locatelli, coordinatore del CTS, ha parlato a Radio Rai in merito alla possibile riapertura degli stadi per l’Europeo.
“Verrà fatto ogni sforzo per ottenere sia la partita inaugurale che per gli altri tre incontri, su questo non ci deve essere alcun dubbio ed è stato ribadito anche stamattina dal ministro Speranza. Possiamo dare tutto il supporto tecnico possibile ma la scelta spetta alla politica. La decisione deve essere presa entro 7 giorni ma è auspicabile che la UEFA ci dia un po’ di tempo in più, visto che mancano ancora due mesi. Devono essere elaborati una serie di protocolli per far sì che tutto proceda per il meglio”.
Quale può essere una data limite per poter avere più certezze?
“Arrivare ai primi giorni di maggio sarebbe meglio, a quel punto sarebbe più fattibile poter fare una previsione. Il trend è in calo ma a due mesi di distanza è complicato fare dei programmi certi. C’è da gestire anche tutto il trasporto del pubblico allo stadio, nessuno sottovaluta minimamente l’importanza anche economica che ha l’Europeo per il nostro Paese”.
La UEFA sta pensando a un vaccino di massa per tutti i giocatori. Si potrebbe utilizzare questo criterio anche per il pubblico?
“Credo che si potrebbe ragionare di più so coloro che sono già stati vaccinati, non stravolgendo assolutalemnte la campagna vaccinale. Prima serve tutelare i più fragili”.
Se il termine ultimo sarà il 19 aprile la risposta del cts sarà negativa?
“Ripeto, la risposta spetta alla politica, noi possiamo fare previsioni per gestire tutto dal punto di vista tecnica. Il ministro speranza avrà una parola che sarà determinante”.