Direttamente dalla pagina Facebook di “Calciatori Brutti”, arriva la bella storia che ha per protagonista il napoletano di Russia, Mimmo Criscito.
“Siamo a San Pietroburgo. Siamo malati di calcio. Siamo praticamente senza un soldo. Per andare a vedere la partita dello Zenit c’è una sola soluzione: sfruttare l’italianità, intesa non solo come nazionalità ma anche come l’ignoranza che ne consegue. Decidiamo di scrivere a Roberto Mancini, neoallenatore, e di chiedergli 5 biglietti per il match, ma naturalmente non riceviamo uno straccio di risposta. Rabbia, sconforto, disperazione, fino però all’illuminazione: Mimmo Criscito!! In fretta scriviamo anche a lui, pur convinti nel migliore dei casi di ricevere un diniego e nel peggiore di essere di nuovo ignorati.
E invece eccoci qui allo stadio, a pochi metri dal campo con dei biglietti recapitatici da un fenomeno amico di Criscito sotto al Palazzo d’Inverno , grazie ad un giocatore che non ci ha solo risposto, ma si è adoperato per assecondare la nostra richiesta ed a fine partita è anche venuto a bordo campo ad assicurarsi che tutto fosse andato per il verso giusto.
Quindi, in un mondo del calcio dominato da interessi che ne hanno distrutto la parte più romantica, non possiamo fare altro che ringraziare Mimmo non solo per averci regalato un’esperienza unica su poltroncine reclinabili -noi che più di un terzo anello non avevamo mai visto- ma per averci dimostrato che qualche uomo vero nel calcio è, ancora, presente. Quindi grazie Mimmo, grazie anche al tuo amico Cristiano che ci ha aiutato, non lo dimenticheremo mai”.
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