Repubblica oggi in edicola anticipa quelli che potrebbero essere alcuni punti del piano stretegico per la vaccinazione anti Covid che il ministro alla Salute Speranza presenterà al Parlamento il 2 dicembre.
Secondo quanto riportato da Repubblica dopo il personale sanitario la vaccinazione toccherà agli ultra ottantenni, poi si scenderà alle fasce di età più giovani, con l’aiuto di personale assunto apposta. .
Saranno fatti test immunologici per vedere se il vaccino ha funzionato e a chi non ha sviluppato anticorpi verrà ripetuta la somministrazione.
Chi li ha otterrà un “passaporto vaccinale”.
L’obiettivo è coprire, da gennaio, più persone possibile nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le disponibilità dei vaccini. Per Gianni Rezza del ministero «tra 60% e 70% della popolazione dovrebbe
essere vaccinata per ottenere l’immunità di gregge».
L’obiettivo è ostacolato dai dubbi di alcuni. Il 25% degli intervistati in uno studio di Swg ritiene il virus frutto di un complotto. Il 75% si fiderebbe di un vaccino italiano, il 67% di uno europeo e solo il 57% di uno statunitense.
Il passaporto vaccinale. Un aspetto fondamentale del Piano è la registrazione dei vaccini. Va tenuta traccia di tutte le persone che hanno avuto la somministrazione. Il database servirà intanto ad Aifa, l’Agenzia del farmaco, che si dovrà occupare del monitoraggio delle reazioni avverse. Ma il registro servirà anche a rilasciare dei patentini di avvenuta vaccinazione, che potrebbero essere richiesti per gli spostamenti, in Italia e da uno Stato all’altro.
Per l’articolo completo si consiglia di consultare Repubblica oggi in edicola.
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