La nota firma del Corriere dello Sport, Antonio Giordano, prova ad ipotizzare cinque domande a cui Ancelotti dovrà rispondere col tempo.
Cinque domande, a cui Ancelotti dovrà rispondere nel tempo che sarà sulla panchina del Napoli. Questo è quanto prova ad immaginare Antonio Giordano, noto giornalista del Corriere dello Sport; nella sua disamina del primo anno dell’allenatore ipotizza cinque quesiti che per ora non hanno trovato una risposta certa.
La prima riguarda il modulo che adotterà la squadra in futuro. In questa prima stagione si è notato diversi cambiamenti in corso, così come le difficoltà che si hanno quando si passa da un allenatore che aveva un modulo fisso. Ancelotti è diverso da Sarri dato che ama cambiare, e la prima domanda è proprio questa: si continuerà così o ci sarà una certezza?
Problemi di panchina e di infortuni
Tre delle quattro rimanenti sono collegate, dato che riguardano il presunto calo fisico che ha avuto il Napoli in questa parte finale di stagione. Nonostante ciò, è sotto gli occhi di tutti che la squadra ha perso un po’ della rapidità di pensiero che aveva all’inizio e questo può essere dovuto a due motivi in particolare.
In primis i vari infortuni che hanno decimato la squadra a metà stagione; il secondo invece riguarda la panchina, che nel momento decisivo ha dimostrato di non essere all’altezza dei titolari. Questo ha fatto sì che si avvertisse anche sul campo; domande che dovranno trovare una risposta anche a partire da questo mercato, in cui si parla di rivoluzione da giorni.
Una mentalità da “maturare”
Infine il giornalista Antonio Giordano si chiede se i risultati altalenanti della seconda parte derivano da una mentalità non ancora troppo “matura”, per così dire. La prima parte di stagione aveva fatto credere il contrario, con ottime partite soprattutto in Champion’s League; la crisi però porta a pensare che la squadra non ha trovato quella maturazione necessaria.
Tutti spunti molto interessanti quelli ipotizzati dal giornalista, a cui Ancelotti saprà sicuramente dare una risposta nel tempo. Questo perché, nonostante una prima stagione non proprio all’altezza delle aspettative, un allenatore del suo calibro saprà per certo come fare.
Fonte: Corriere dello Sport.