Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: Sarri: “Pari o vittoria sarebbero stati identici”

Tommaso Allocca, partecipante al corso organizzato da 100x100Napoli.it, ha riportato le dichiarazioni del tecnico partenopeo.


Il Napoli dovrà conquistarsi la qualificazione agli ottavi di Champions League a Lisbona. Lasciato aperto dopo il pareggio casalingo a reti bianche con la Dinamo Kiev ogni discorso qualificazione agli ottavi di finale. Eppure, dopo l’inizio con due vittorie gli scenari erano ben più confortanti. Adesso tocca soffrire e giocarsi uno spareggio thrilling coi lusitani del Benfica sul loro campo, notoriamente terreno infuocato ed ostico per chiunque. Il momento, in attacco soprattutto, non è dei migliori per l’assenza del lungodegente Milik e per l’integrazione claudicante di Gabbiadini nello scacchiere di Sarri in questa stagione. L’impiego costante di Mertens come falso attaccante oltre a non convincere rischia di far svanire la verve del furetto belga, costretto a duellare e correre con difensori centrali prestanti e potenti. Altro fattore, in tal guisa si rischia di depauperare la fascia esterna di un suo ottimo interprete. Il tecnico in sala stampa al termine della gara spiega così la prova dei suoi: “La squadra è uscita per il riscaldamento con ll Benfica che stava vincendo per 3-1 ed è rientrata sul 3-3. Quindi ha realizzato che vincere o pareggiare sarebbe stato lo stesso: in quella circostanza poi è difficile avere il sangue agli occhi. Non è un problema fisico, semplicemente il cervello dell’uomo funziona così. Questo ci ha influenzato in negativo perchè a Lisbona dovremo fare risultato a prescindere”. Le parole del tecnico toscano a fine gara risultano quantomeno imperfette. Una vittoria sugli ucraini avrebbe aggiunto una possibilità di qualificazione nei confronti del Besiktas, se i turchi non vincessero l’ultima gara a Kiev. Sarri ha palesato dei limiti di mentalità con queste dichiarazioni dando alibi a sé stesso ed ai suoi ma anche la squadra ha evidenziato cali di mentalità. La società osteggiando a parole il lavoro di Sarri nemmeno ne ha favorito il compito , anzi. La crescita passa oltre che dalla mentalità anche da un diverso atteggiamento di queste tre componenti.

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