Daniele Arcella, partecipante al corso di giornalismo organizzato da 100x100Napoli.it, ha analizzato il momento degli azzurri.
Per la stagione in corso 2016/17 il Napoli di Maurizio Sarri era chiamato ad una conferma, dopo il secondo posto raggiunto nella stagione precedente.
Quanto sia difficile confermarsi nello sport in generale e quindi nel calcio è cosa oramai nota, in pochi ci riescono e nel calcio italiano, in serie A, è riuscito praticamente soltanto alla Juventus che ha vinto gli ultimi 5 scudetti consecutivamente.
Il Napoli ha dovuto dire addio al suo fuoriclasse per eccellenza, quel Pipita Higuain passato proprio ai “nemici”storici, lasciando tra la gente malumori e tante perplessità. Ma il lavoro duro e serio paga sempre: questa, si che è una certezza! Il Napoli si ritrova solitario al terzo posto, dopo 21 giornate, a soli 3 punti dalla Roma ma con obiettivi ancora vivi ed importanti.
Il primo è sicuramente la Coppa Italia: gli azzurri affronteranno domani, al San Paolo, la Fiorentina di Kalinic, gara valevole per i quarti di finale. Il Napoli ha raggiunto il traguardo battendo lo Spezia per 3-1 soffrendo come spesso gli capita durante la gara per almeno 20 minuti ma, mettendo in mostra le sue potenzialità grazie ad una rosa molto competitiva. Contro i liguri, infatti, Maurizio Sarri ha attuato un vero e proprio turn over cambiando ben 8 titolari. Ottime le prove di Rog e Giaccherini, quest’ultimo autore di un’autentica perla di destro a volo.
La città è in forte fermento, c’è entusiasmo e lo si evince soprattutto per le resse ai botteghini. Già, perché il Napoli è ancora in corsa per la Champions League dove affronterà il Real Madrid sempre agli ottavi, in un remake tutto da vivere e godere, lungo praticamente 30 anni. Ma ha ragione Mister Sarri, la super sfida contro gli spagnoli si giocherà soltanto a Febbraio, fino ad allora priorità massima al campionato. Detto e fatto: il Napoli sbanca San Siro per il secondo anno consecutivo battendo il Milan per 2-1. Nella serata meneghina, sale in cattedra Lorenzo Insigne che apre le danze dopo pochissimi minuti e, regala momenti di grande spettacolo che gli valgono gli applausi a scena aperta dei tanti napoletani presenti lì allo stadio.
Quanto si stia confermando il Napoli è sotto gli occhi di tutti. La società anche quest’anno ha profuso enormi sforzi reinvestendo i soldi ricavati dalla cessione di Higuain e utilizzando altra risorse. La rosa è di altissimo valore e, soprattutto in prospettiva, dovrebbe assicurare al club ed ai tifosi tantissime soddisfazioni. Siamo a gennaio, mese dell’intramontabile calcio mercato cosiddetto di riparazione. Sono in molti a dimenticarsene, la sessione invernale dovrebbe servire a rinforzare o migliorare quelle squadre che necessitano di “aggiustamenti”. Occorrerebbe domandarsi dove e come il Napoli potrebbe migliorare. L’infortunio di Milik ha obbligato la società all’ennesimo sacrificio economico investendo su Leonardo Pavoletti, giunto forse un po’ tardi nella massima serie ma subito protagonista, soprattutto al Genoa club da cui il Napoli lo ha prelevato. Il 28enne livornese ha siglato gol a raffica shorinando prestazioni che gli sono valse anche una convocazione in Nazionale.
C’è sempre da migliorare, ovvio, ma occorre capire che il salto di qualità definitivo per il Napoli si tradurrebbe in investimenti che, ad oggi, il club non può permettersi. Se qualcosa deve essere fatto, a nostro avviso, sarebbe certamente da ricercare nella capacità del club di attrarre investimenti e/o partner commerciali stranieri. In questo caso però occorrerebbe la partecipazione dell’intera città di Napoli attraverso il Comune, col chiaro intendo di rendere la città attraente più di quanto lo sia oggi migliorandola nei servizi e nella qualità. Magari, perché no, partendo proprio dall’acquisizione dello stadio San Paolo, per renderlo un impianto moderno e pronto alle nuove sfide.