Daniele Arcella, partecipante al corso organizzato da 100x100Napoli, ha analizzato l’episodio della rapina al folletto di Frattamaggiore.
Ripercorriamo gli attimi terribili vissuti dal calciatore del Napoli, Lorenzo Insigne, culminati con una rapina: l’episodio, alla fine di una serata quando Lorenzo era alla guida della sua auto in via Gramsci, al centro di Napoli.
È lì che entra in azione il rapinatore che gli punta la pistola in faccia e gli sottrae orologio, bracciali e contanti.
Per lui, sua moglie e la coppia di amici non ci sono state conseguenze se non tanta paura.
Il giocatore del Napoli e sua moglie Genny Darone sono stati in seguito ascoltati dal pm della Procura di Napoli per capire se si fosse trattato di un fatto isolato o se, dietro il gesto del rapinatore, si nascondesse qualcosa in più, come ad esempio un atto intimidatorio nei confronti del Napoli calcio.
La notizia ha fatto il giro del web e non solo, alcune testate giornalistiche hanno riportato i precedenti accaduti negli anni, sempre ai danni dei calciatori azzurri, le cui modalità sembrerebbero più o meno identiche.
Ma, è corretto associare calcio e malvivenza ad una questione geopolitica?
La domanda è più che mai lecita se solo pensiamo ad uno strano particolare cui chiunque può fare riferimento: provate a digitare su google “rapine calciatori” e date una occhiata ai primi risultati che appariranno in schermata.
I primi nove siti internet riportano casi di rapine ai calciatori del Napoli come se nel resto del paese avvenimenti del genere fossero lontani anni luce.
Un dato incredibile stando alla sistemica rilevazione del motore di ricerca più utilizzato, perché se fosse davvero così, la città di Napoli dovrebbe essere invasa dall’esercito per assicurare la legalità e la sicurezza ai cittadini. Eppure qualcosa non torna.
Se diamo uno sguardo a gli ultimi dati Istat relativamente alle rapine in Italia prendiamo atto del fatto che alla Campania spetta il triste primato ma che allo stesso tempo, regioni come Lazio, Emila, Lombardia e Piemonte seguono con numeri non proprio lontanissimi.
Eppure, la sensazione che trapela da molti media sembra dimostrare come l’immagine di Napoli paghi sempre un prezzo troppo alto rispetto alle reali dimensioni del problema sicurezza, se rapportate alle altre città medie e grandi della Penisola. Forse stereotipi o eccesso di vittimismo da parte di un popolo.