Scuola di Giornalismo Sportivo

Corso di giornalismo sportivo: L’isola felice nel calcio è spagnola

Tommaso Allocca, partecipante al corso organizzato da 100x100Napoli, ha analizzato il percorso di crescita intrapreso dal calcio spagnolo negli ultimi anni,

 

L’attualità calcistica testimonia una Spagna altamente competitiva. Saranno a Milano il Real e l’ Atletico a giocarsi la Champions League in un derby madrileno ricco di contenuti, riedizione della finale di due anni fa. Filosofie di calcio contrapposte, Zidane contro Simeone, un tempo avversari in campo ed oggi a guidare dalla panchina le proprie squadre. Il Siviglia ha raggiunto la Juventus di Lippi che disputò tre finali europee consecutive, perdendone due e vincendone solo una. La terza vittoria consecutiva degli andalusi a Basilea sul Liverpool ha significato un en plein in Europa League. Per la squadra di Emery è stata la quinta finale in undici stagioni. Era dagli anni 70 che non si vedeva un triplete simile quando prima l’Ajax poi il Bayern Monaco vinsero tre Coppe dei Campioni di fila. Il Barcellona vincitore di 4 edizioni della Champions League dal 2005 in poi è autorevole esponente dell’exploit del calcio iberico. Quest’anno è stato il turno del Villareal , semifinalista in Europa League come nel 2010-’11 e dell’ Athletic Bilbao , finalista nel 2012 ed uscito ai quarti in questa edizione. Da ricordare il Valencia , fuori nei quarti dopo essere arrivato tra le 4 nel 2012 e nel 2014 . Prima ancora fu il Malaga a stupire tutti, sfiorando le semifinali di Champions nel 2013. I motivi di questo magic moment del calcio iberico sono molteplici. I campioni da tutto il mondo arrivano volentieri in Spagna grazie ad un regime fiscale agevolato ed i giovani sanno che dalle cantere possono trovare spazio nella prima squadra. I club in Spagna costituiscono il primo bacino utile per la Nazionale chiamata a difendere il titolo di campione d’ Europa in Francia. Alcuni nomi: Thiago Alcantara, Isco e Morata. Carlo Ancelotti, protagonista della decima Champions alzata con il Real ai tempi in cui era a Madrid aveva rilasciato un ‘intervista interessante in cui provava a spiegare le differenze tra il calcio iberico e quello Italiano: “Il calcio spagnolo è diverso e rispecchia la filosofia e la cultura di questo Paese. E’ più giocato e manovrato, con molto possesso palla. Diverso, sicuramente, rispetto a quello italiano, che sta vivendo un momento particolare. Sono cicli, resta competitivo tecnicamente ma per migliorare è normale che ci sia bisogno di innovazioni nelle infrastrutture e nella mentalità. . Il calcio spagnolo è vivo perché ci sono giocatori giovani interessanti. Atletico? E’ una squadra italiana, una delle poche che in Spagna non pratica il tiki taka ma bada più al sodo. E’ una sorpresa incredibile. Poi vincere è una questione di dettagli”. I segnali di un avvicinamento del calcio nostrano al modello spagnolo seppur lenti si iniziano a vedere. Quantomeno se ne parla, consci che quella della valorizzazione dei vivai sia la migliore strada percorribile. La Lega Serie A si è dichiarata favorevole alle seconde squadre in Lega Pro ed alla riforma del campionato Primavera. La finalità sarebbe quella di agevolare la crescita dei giovani e rendere più morbido il passaggio al professionismo.

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